Milano, 27 febbraio 2014 - E' il giudice delle indagini preliminari Gianfranco Criscione che non convalida il fermo di Davide Guglielmo Righi , in relazione all' omicidio volontario, aggravato dai futili motivi del tassista Alfredo Famoso, il cosiddetto Aquila 7. Invece, il gip derubrica il fatto a omicidio preterintenzionale, ordinando la scarcerazione dell'imputato che viene messo ai domiciliari, per via dellla considerazione che l'uomo ha suo carico alcuni sporadici precedenti di violenza privata legati a "forti dissidi che avevano caratterizzato la separazione da una sua precdente compagna".

Il giudice spiega che "il fatto va ricondotto a omicidio preterintenzionale, con la circostanza attenuante della provocazione"."E' più che plausibile, infatti, che Righi abbia agito nello stato d'ira determinato dall'ingiusta condotta del povero Famoso, il quale, infatti, non contento di aver quasi investito lo stesso Righi ed altre persoen sulle strisce pedonali , si fermava e scendeva dal proprio veicolo per lamentarsi minacciosamente con il medesimo Righi del danno che quest'ultimo aveva cagionato allo stesso veicolo (della cui esistenza e consistenza, per inciso, non v'è precisa traccia agli atti)".

Ma, riguardo a Righi il gip osserva anche "che l'estrema gravità" del fatto "e le sue complessive modalità confermano e palesano che l'indagato è soggetto che tende a risolvere con l'uso della forza anche i più semplici e futili conflitti interpersonali.". Ed è questo il motivo per cui il giudice, a fronte di "un concreto e forte pericolo di commissione di reati a base violenta" ritiene che allo stato sia necessaria "una misura di custodia", quella dei domiciliari.

Rispetto a Righi il gip sostiene che però non è configurabile "un pericolo di inquinamento probatorio, nè un pericolo di fuga". Sarebbe stato "lo stesso indagato" a rendere possibile la sua identificazione come autore del reato in questione, prima riferendo le proprie generalità e il proprio numero di telefono cellulare" a un teste, "poi rendendo un ampio e collaborativo interrogatorio all'udeinza di convalida del fermo".

di Marinella Rossi