Milano, 13 gennaio 2014 - Ci sono i favorevolissimi e i contrarissimi, i tiepidi e gli scettici. E quelli che chiedono al Comune di non occuparsi solo del centro storico, ma anche delle periferie. Il progetto di pedonalizzazione di piazza Castello dal prossimo 1° maggio, a un anno esatto dall’Expo 2015, divide i milanesi. Il dibattito cittadino sull’idea di chiudere uno dei punti chiave di Milano alle auto impazza. Basta dare un’occhiata al profilo Facebook del sindaco Giuliano Pisapia per rendersene conto. Il progetto viabilistico è stato presentato sabato all’Acquario civico nel corso degli Stati generali della maggioranza in Comune. Un fulmine a ciel sereno.

Nessuno «spiffero» informativo nelle scorse settimane. Come e quando è nata l’idea? A spiegarlo è l’assessore ai Trasporti Pierfrancesco Maran: «Le prime valutazioni sulla pedonalizzazione di piazza Castello le abbiamo fatte durante la Fiera degli Oh Bej! Oh Bej! dello scorso dicembre. In quei giorni le strade davanti al Castello sono state chiuse al traffico per ospitare le bancarelle. Gli studi sui flussi di traffico hanno dimostrato che la viabilità della zona non è stata sconvolta da quel blocco. Certo, un po’ più di auto in Foro Buonaparte, ma ogni progetto ha le sue piccole controindicazioni». Maran aggiunge che la pedonalizzazione sarà low cost: «Non rifaremo la pavimentazione della strada. Gli spazi possono essere ben utilizzati anche senza lavori di arredo urbano. Durante il Fuori Salone avviene questo. A febbraio e marzo organizzeremo assemblee pubbliche per coinvolgere cittadini e associazioni nel progetto».

La scadenza ravvicinata del 1° maggio per avviare l’area pedonale non preoccupa l’assessore proprio perché non sono previsti lavori pubblici rilevanti. Ma l’assessore all’Arredo urbano Carmela Rozza è stata informata del progetto solo sabato. Maran taglia corto: «Questo non è un progetto dei singoli assessori, ma del sindaco Giuliano Pisapia». Alle critiche sul fatto che la Giunta pensi solo al centro storico e trascuri le periferie, invece, Maran replica così: «Le pedonalizzazioni si adattano meglio ai centri storici. In periferia abbiamo previsto delle Zone 30, il bando per realizzarle si è appena concluso». Una linea che non convince l’opposizione. Fabrizio De Pasquale (FI) va all’attacco: «La chiusura di piazza Castello è l’ultimo atto della politica ecochic di Maran e Pisapia: domeniche senz’auto, orto aromatico in Duomo. Peccato che in periferia la gente reclami sicurezza, case popolari, lavoro e pulizia».

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