Milano, 4 gennaio 2014 - E' stato venerdì 12 luglio il giorno più felice del 2013. Ad assegnare la palma d'oro a un soleggiato fine settimana estivo è una ricerca dell'osservatorio Voices from the Blogs, che ha monitorato attraverso l'indice "iHappy" il "sentiment" di felicità espresso su twitter.

Una percentuale di felicità bulgara, che supera addirittura l'80% dei "cinguettii". "Quel giorno - spiegano dall'Università degli Studi di Milano -, grazie a una ricerca finanziata da Telethon, sei bambini guariscono da malattie ritenute incurabili, il Consiglio dei Ministri cancella le differenze tra figli legittimi ed illegittimi, e la 16enne Malala Yousafzai, attivista pakistana che difende il diritto delle ragazze allo studio, pronuncia un discorso davanti alle Nazioni Unite".

Nella top-ten dei giorni più felici c'è anche, e non è una novità, il Natale (78,4%), seguito dal 13 marzo, giorno dell' elezione di Papa Francesco (71,5%). A guidare la classifica dei giorni più tristi invece, l'11 gennaio (22,6%), caratterizzato da maltempo e polemiche per il caos legato alla presentazione dei contrassegni elettorali. Tra maltempo e politica, il periodo più buio va da gennaio a febbraio, quando viene lanciata la proposta choc di restituire l'Imu (4 febbraio: 35,3%), ma ancora di più quando scoppia lo scandalo Mps (23 gennaio: 34,4%) e si dimette Papa Benedetto XVI (11 febbraio - 37,7%).

Un dato però fa riflettere, e cioè che nel 2013 gli italiani hanno manifestato socialmente la loro felicità molto più che nel 2012: 6 su 10 contro il 46% di un anno prima.