Milano, 28 dicembre 2013 - Trovare i vestiti buttati nell’immondizia, sepolti sotto fazzoletti sporchi, e realizzare che qualcuno aveva pure rubato i suoi stivali, è stato troppo. Così Jennifer Podio, 36 anni, vigilessa del reparto Radiomobile e rappresentante Usb, ha deciso di raccontare la sua storia sperando di riconquistare un po’ di pace. L’ennesimo fattaccio, spiega, è capitato la notte tra il 18 e il 19 dicembre sul posto di lavoro in via Cutodi. Finito il turno, all’una di notte, ha fatto l’amara scoperta: «I miei indumenti erano nel cestino dei rifiuti. Mentre gli stivali erano spariti. Il sospetto - sottolinea - è che qualcuno ce l’abbia con me per via della mia attività sindacale». La donna è un’agente di polizia locale da 14 anni e da 3 presta servizio in via Custodi.

Il calvario, racconta, è iniziato in primavera: «A marzo ho trovato la mia auto, parcheggiata dentro il comando, coperta di un sostanza collosa sul parabrezza e su un finestrino. La stessa cosa il mese dopo, non può essere una casualità». Poi «ho saputo che in nostra assenza io e la mia collega Silvia Furlan venivamo apostrofate con epiteti poco edificanti da altri colleghi. E qualcuno sosteneva pure che mi fossi inventata i danneggiamenti all’auto. Allora ho presentato un esposto-querela al comandante il 19 dicembre». La donna aveva già chiesto un incontro allo stesso comandante. Dopo l’ultimo episodio, invece, ha sporto una denuncia che sarà trasmessa all’autorità giudiziaria. Intanto, «lunedì ho incontrato il capo Gabinetto Antonio Barbato ma non è servito a molto», aggiunge Jennifer, che tra le altre cose sta lottando contro un trasferimento già effettuato, dopo la sua promozione a commissario aggiunto.

«La normativa - sottolinea Giovanni Aurea, delegato Usb - prevede che si chieda il nulla osta al sindacato per un trasferimento di un suo rappresentante (articolo 22 legge 300 del 20 maggio 1970). È stata inviata una lettera di diffida al comandante ma non c’è stata risposta». Non solo: «L’Usb Pubblico Impiego - continua Paolo Solimando - chiede anche l’intervento del sindaco e informa che interesserà dei fatti il presidente della Camera». Gli uffici dell’assessorato alla polizia locale rispondono che il comando ha già intrapreso le indagini. Mentre lo spostamento - dicono - non ha a che fare con la vicenda: è prassi che i vincitori dei concorsi svolgano un anno di prova nei comandi di Zona. «Noi abbiamo invece riscontrato che diversi commissari aggiunti sono rimasti presso la sede in cui svolgevano il ruolo di agente», conclude Aurea.