Milano, 22 dicembre 2013 - Il Comune di Milano affidera' a un soggetto no profit l'immobile di via Magolfa 32 per la realizzazione della 'Casa delle Arti', Spazio Alda Merini. Le linee di indirizzo per individuare il concessionario cui assegnare lo spazio gratuitamente per tre anni sono state approvate dalla Giunta. Il bando aprira' a gennaio e potranno parteciparvi esclusivamente realta' no-profit. Obiettivo del Comune sara' la promozione della conoscenza della poetessa e della sua opera, la valorizzazione dei beni esposti nella Casa Merini e la promozione di attivita' culturali legate alla poesia, ma non solo, aperte alla citta'.

"Vogliamo creare un luogo di aggregazione, studio, formazione e confronto tra differenti generazioni, culture ed etnie, con particolare attenzione alla realta' femminile: un luogo che abbia come fulcro la figura di Alda Merini, le sue poesie e la sua casa museo allestita al primo piano dello spazio di via Magolfa", ha dichiarato l'assessore alla Cultura Filippo Del Corno. Il bando uscira' a gennaio, "quindi a breve questo spazio potra' essere riaperto al pubblico a tempo pieno e reso sempre vivo dalle attivita' che vi si svolgeranno".

"Un obiettivo importante - dichiara l'assessore al Demanio Daniela Benelli - per rianimare un luogo suggestivo che puo' diventare spazio di socializzazione e di cultura aperto a tutti. La restituzione di Casa Merini e' un nuovo passo nella direzione di utilizzare al meglio il patrimonio immobiliare del Comune mettendolo a disposizione della capacita' progettuale delle migliori energie culturali, associative e imprenditoriali della citta'". Ai partecipanti sara' richiesto di elaborare un programma di utilizzo dello spazio che includa la fruibilita' della sala dedicata ad Alda Merini.

Il concessionario dovra' rendere gli spazi quanto piu' possibile disponibili alla cittadinanza, sia in termini di orari di apertura sia per la qualita' delle iniziative culturali promosse; dovra' inoltre realizzare a propria cura e spese la fornitura degli allestimenti necessari allo svolgimento delle attivita' culturali previste e garantire la custodia dei beni e la manutenzione ordinaria e straordinaria degli spazi interni. Si potra' adibire una parte della superficie (circa 28 mq) a zona di ristoro, purche' gli introiti siano direttamente reinvestiti nella proposta progettuale.

La concessione in uso gratuito avra' la durata di 3 anni e potra' essere rinnovata per ulteriori 3 anni a fronte della presentazione di una nuova proposta di uguale durata e della verifica del buon esito del precedente periodo di utilizzo. 

Fonte Agi