Milano, 19 dicembre 2013 - Venerdì 13 non porta bene alla mensa scolastica della scuola elementare Barozzi di via Bocconi. In menu piselli, frittata con zucchine, un’arancia e, come primo, un bel piatto di pasta al pomodoro con... larve. Sì, avete capito bene, larve. Come riportato nella segnalazione dei genitori commissari mensa, presenti quel giorni per verificare la qualità dei piatti serviti ai loro bambini, «è stata trovata nella pasta integrale, in più piatti, una larva verosimilmente di “plodia interpunctella” che si nutre di farine e conservanti...». La preoccupazione per le famiglie è che il fatto «non esclude mancanza di pulizia sia alla fonte, sia dove vengono preparati i cibi consegnati alle scuole».

«Al termine del pasto di venerdì scorso - racconta Cristina Masciadri, una della mamme in commissione mensa - un’insegnante si è accorta della presenza in almeno due piatti di queste larve. Non in quelli che avevamo assaggiato noi, che non ci erano parsi sgradevoli. I bambini, purtroppo. avevano già ingerito buona parte della pasta. Abbiamo bloccato tutto, segnalato la non conformità del piatto e mandato campioni delle larve a Milano Ristorazione e avvisato anche l’Asl. Aspettiamo risposte. E provvedimenti». I vermicelli sono stati anche immortalati.

Quasi una settimana è trascorsa... «Da venerdì scorso non abbiamo saputo più nulla - rincara la dose Masciadri -. Cosa è successo? Cosa intendono fare perché non accada più in futuro? Aggiungo che negli ultimi giorni tra gli alunni si sono verificati casi di gastroenterite. Tra questi, mio figlio. Non voglio dire che ci sia stata correlazione. In questo periodo girano diversi virus. Ma è bene fare chiarezza». Gli habitué delle commissioni mensa ricordano ancora i casi delle lasagne con peli bovini nella scuola di via Iseo e le mozzarelle blu nella scuola Bacone.

La società che gestisce la ristorazione delle mense scolastiche minimizza l’accaduto. «Si è trattato di 2 larve - spiegano da Milano Ristorazione - rinvenute in 2 piatti sui 20mila serviti. Un evento accidentale su di un prodotto quale la pasta integrale biologica. L’evento, seppur sgradevole, non è stato rilevato al collaudo, all’ingresso in magazzino, dai controlli che vengono effettuati a campione su tutta la merce». L’azienda guidata da Gabriella Iacono aggiunge che «in caso fosse stato più diffuso, l’infestante sarebbe stato rilevato. L’evento, inoltre, non costituisce danno per la salute. E ci siamo sincerati di questo, chiamando la scuola, che ci ha assicurato che nessun bambino, posto che ne avesse ingerito, è stato male. Al fornitore verranno comunque richieste garanzie e spiegazioni».

di Luca Salvi