Milano, 14 dicembre 2013 - Rinviati i finanziamenti per la linea 4 della metropolitana. Questa la prima opera fra quelle in programma per il 2015 a subire un rinvio dei contributi dello Stato. Il 9 settembre il Cipe aveva previsto di coprire i 172,2 milioni di costi extra causato dai ritardi dell’apertura dei cantieri per la M4. Ma ieri il Consiglio dei ministri ha deciso di spostare dal 2013 al 2016-17 una parte del finanziamento: 42,8 milioni di euro. Nel frattempo questi soldi saranno dirottati, sempre per decisione dell’esecutivo, sulla Zara-Expo, strada di prima importanza per la viabilità cittadina in vista del 2015. Il testo del decreto è chiaro: «L’autorizzazione di spesa, per la quota assegnata dal Cipe nella seduta del 9 settembre 2013 per la linea M4 della metropolitana di Milano, è ridotta dell’importo di 42,8 milioni per l’anno 2013» e tale importo «viene destinato alla realizzazione del lotto 1-B del collegamento Ss11-Ss233 (la Zara-Expo, ndr)».

«In sostanza — si legge nel decreto — si opera una rimodulazione temporale delle risorse assegnate alla M4 al fine di assicurare risorse immediamentante disponibili agli interventi più urgenti ai fini dello svolgimento dell’Expo». Già, la scelta del Governo è dovuta al fatto che la metrò 4 non sarà pronta entro il 2015 se non per la minitratta che va dallo stazione ferroviaria Forlanini all’aeroporto di Linate. Viene quindi meno, secondo Palazzo Chigi, l’urgenza dei contributi: «Non necessari nell’immediato» si sentenzia nel decreto. L’assessore Pierfrancesco Maran non si scompone: «Quei 42,8 milioni per noi non erano dirimenti».

Ieri si è così inaugurato il sistema per trovare i soldi con cui finanziare quel «Fondo unico per le opere Expo» da istituire entro il 22 dicembre con un emendamento alla Legge di Stabilità. Lo scopo del fondo è del tutto aderente alle scelte appena compiute: rinviare i finanziamenti alle opere ormai in ritardo e dirottarli sulle opere irrinunciabili per il successo dell’Esposizione. Dopo la M4, quali altre infrastrutture saranno definanziate? Lo decideranno il commissario unico Giuseppe Sala e il Tavolo Lombardia, ma è plausibile che le opere destinate alla stessa sorte della M4 siano il prolungamento della M1 fino a Bettola, la variante Varesina, il parcheggio d’interscambio alla Fiera di Rho, le ferrovie Arcisate-Stabio e Rho-Gallarate e la tranvia Milano-Seregno.

Servono circa 200 milioni di euro, anche per coprire il buco da 60 milioni lasciato ad Expo Spa dall’uscita della Provincia. Ieri, nel frattempo, è stata la Zara-Expo a fare il pieno. Il Consiglio dei ministri ha infatti riservato ai cantieri dell’arteria di collegamento al sito di Rho ben 60 milioni di euro: ai 42,8 temporanemente depennati dalla metrò 4 si aggiungono i 19,2 milioni derivanti da un’analoga revoca di finanziamenti alla ferrovia circumetnea di Catania e allo schema idrico del Basento-Bradano (Basilicata e Puglia). Da qui anche 25,5 milioni per il maxiparcheggio di Cascina Merlata e 8,5 per i collegamenti tra la nuova area di sosta, in origine non prevista, e il sito espositivo.
 

giambattista.anastasio@ilgiorno.net