Milano, 10 dicembre 2013 - Sono salite a otto le presunte vittime costituite parte civile contro don Alberto Barin, il cappellano di San Vittore (originario di Desio) accusato di aver abusato di 12 extracomunitari detenuti ed ex detenuti per reati di piccola criminalità. Per il sacerdote la procura ha chiesto al gup Luigi Gargiulo la condanna a 14 anni e 8 mesi di reclusione per don Barin. Il procedimento in atto è un rito abbreviato, che in caso di condanna concede lo sconto di un terzo della pena.

Don Barin è stato arrestato lo scorso novembre e le violenze sessuali sono contestate a partire dal 2008. In base a quanto ricostruito don Barin faceva capire alle sue presunte vittime che, in sostanza, sarebbe stata gradita una partecipazione in cambio di piccole concessioni di beni di prima necessità.

La procura ha ottenuto l'acquisizione da parte del gup di una lettera in cui una delle vittime è tornata ad accusare Barin, come già fatto in sede di indagini. La vittima spiega nella lettera di aver poi erroneamente ritrattato le accuse durante l'incidente probatorio, perché si sentiva pressato dalla presenza del cappellano in aula, come prevede l'acquisizione della fonte di prova in anticipo rispetto al dibattimento, in modo da cristallizzarla.

Al termine delle discussioni di accusa e dei legali di parte civile, il procedimento è stato rinviato al 4 febbraio per dare la parola alla difesa. Un'altra udienza è fissata per il 21 febbraio per le repliche delle parti e la sentenza.