Milano, 15 novembre 2013 - Una delegazione dei 165 ambulanti della storica Fiera di Sinigaglia si è ritrovata ieri pomeriggio, nonostante la pioggia, davanti a Palazzo Marino per protestare contro quello che considerano «l’ultima ingiustizia perpetrata nei loro confronti». Di che si tratta? Nei giorni scorsi il settore Commercio del Comune ha fatto sapere agli operatori della Fiera che dal 22 novembre al 22 dicembre le postazioni da loro occupate durante tutto l’anno nell’area di via Valenza, a ridosso della stazione di Porta Genova, saranno invece riservate alla bancarelle della Coldiretti. Tradotto: «Veniamo sfrattati dai nostri posti proprio nel periodo clou dello shopping natalizio, una decisione inaccettabile» spiega Eleonora Pironti, portavoce dell’Associazione Fiera di Sinigaglia.

Non un vero e proprio sfratto: in quel mese gli ambulanti dello storico mercatino delle pulci potranno occupare la parte più periferica dell’area di via Valenza. Un contentino che non li accontenta affatto. Da qui il presidio di ieri davanti alla sede del Comune, con tanto di striscione: «Senza la Fiera di Sinigaglia, Milano è più povera». Gli ambulanti hanno poi inviato due distinte lettere sia al sindaco Giuliano Pisapia che al vicesindaco Lucia De Cesaris e al presidente del Consiglio comunale, Basilio Rizzo.

«Riteniamo questa procedura illegale — vi si legge — in quanto siamo tutti intestatari di concessioni ben definite e identificate con numerazione e dimensioni nonché titolari di licenza della Fiera di Sinigaglia. Pensiamo non si possa revocare all’improvviso e unilateralmente tutto ciò senza compiere un’ingiustizia. Una beffa — prosegue la nota — spostarci abusivamente dai posteggi assegnatici per relegarci ai margini dell’area di via Valenza. Il lavoro non è molto, il momento economico difficilissimo e l’amministrazione che fa? Disattende il contratto con i titolari per far posto al altri commercianti che non hanno alcun titolo e a cui vengono dati i nostri posteggi».

Un malcontento che viene da lontano, quello degli ambulanti di Sinigaglia. Solo nei mesi scorsi l’altro braccio di ferro col Comune, quello per evitare traslochi in aree indesiderate una volta scaduta la convenzione tra lo stesso Comune e le Ferrovia dello Stato per l’area di via Valenza. Ma la Fiera è in perenne attesa di una sede stabile. «Sinigaglia — scrivono ancora gli ambulanti nella loro lettera — è stata spostata 7 anni fa dalla Darsena e in questi 7 anni nessuna Giunta è riuscita a trovare la soluzione al problema». Infine, la richiesta all’esecrutivo guidato da Giuliano Pisapia: «Vi chiediamo di prendere una posizione netta su due questioni relative alla nostra Fiera: il trasferimento in tempi brevissimi in un’altra location, che sia visibile, commerciale e in una zona centrale, e il ritorno in Darsena appena finiti i lavori di riqualificazione». Già il sogno degli ambulanti non cambia: tornare nell’antico porto della città una volta terminati i lavori di rilancio avviati per l’Expo del 2015.

giambattista.anastasio@ilgiorno.net