Milano, 8 novembre 2013 - Via Gluck bene da salvaguardare. La giunta di Palazzo Marino ha deciso di chiedere la tutela di questa e di altre tre aree alla direzione regionale dei Beni culturali con la volonà' di assicurare "la tutela architettonica, del disegno urbano e del paesaggio di quartieri storici che rappresentano luoghi di forte identita' per la città". A poche ore dalla decisione del Comune sono arrivate le parole di Adriano Celentano, che proprio alla via Gluck ha dedicato una delle sue canzoni più amate (Ascolta "Il ragazzo della via Gluck")."Non sono affatto d'accordo che sia un bene da tutelare come area di notevole interesse pubblico", ha detto il Molleggiato. 

''Ringrazio gli amici della Martesana e tutti coloro che si sono adoperati per dare lustro a via Gluck - spiega il cantante - anche se, pur comprendendo la motivazione affettiva nei miei confronti, non sono affatto d'accordo che sia un bene da tutelare come area di notevole interesse pubblico. 'Questo lo si poteva dire una volta quando la via Gluck era davvero un bene da tutelare - spiega il molleggiato - come quasi tutta Milano era un bene da tutelare, per non dire l'Italia intera.. Ma oggi no. Oggi la via Gluck è una delle vie piu' brutte d'Italia''.

DE CESARIS - "Non me la sento di condividere il giudizio di Celentano sulla via Gluck''. Lo ha dichiarato la vicesindaco con delega all'Urbanistica Ada Lucia De Cesaris in risposta ad Adriano Celentano. ''Ci tengo a chiarire ad Adriano Celentano - ha detto De Cesaris - che non si tratta di una dichiarazione di vincolo per un luogo di interesse pubblico generale, ma della richiesta di conservare e preservare alcuni elementi storico-culturali che sono ancora presenti e alla base della forte identita' di tipo popolare dei caseggiati di ringhiera, cio' anche al fine di rinnovare e riqualificare la zona nel rispetto di questa importante memoria storica''.

Dunque, ha concluso il vicesindaco, ''non me la sento di condividere il giudizio di Celentano sulla via Gluck, non solo per quanto GIà detto, ma anche per la forte partecipazione affettiva della gente che quel luogo lo vive e che con l'Amministrazione ha condiviso questo percorso".