Milano, 25 ottobre 2013 - Da quartieri periferici come Quarto Oggiaro e Gratosoglio, Forze Armate e via Padova, Bovisa e Corvetto, Selinunte e Barona fino a zone più centrali come Porta Romana. Il Comune, su indicazione dei nove Consigli di Zona, mette nero su bianco la mappa delle aree cittadine più colpite dal fenomeno del bullismo. Strade e giardini dove pestaggi di minorenni, piccoli furti, vandalismi sull’arredo urbano e tag sui muri la fanno da padroni. Un disagio giovanile che spesso sfocia in violenza. Un fenomeno che il Comune vuole combattere in collaborazione con 21 associazioni del terzo settore che già da anni si occupano di bullismo e che hanno aderito al bando lanciato dall’amministrazione lo scorso giugno.

I casi estremi non mancano. Il presidente del Consiglio di Zona 1 Fabio Arrigoni segnala i giardini dietro all’istituto professionale Bertarelli, in corso di Porta Romana, in centro città. Un’area verde dove un gruppo di ragazzi staziona per ore. Le violenze, i vandalismi e le tag selvagge non mancano. In periferia, invece, il bullismo spesso e volentieri diventa scontro tra bande di italiani ed extracomunitari. Un’operatrice della comunità Exodus di don Antonio Mazzi racconta di un campo di basket a Cimiano, periferia nord-est della città, dove giocano solo ed esclusivamente ragazzi filippini. Vietato l’utilizzo del campetto per i giovani italiani. Se qualche ragazzino non filippino prova a metterci piede sono botte.

Casi estremi, appunto, ma non rari. Da qui il bando del Comune, che ha predisposto il progetto «Adolescenti e sicurezza», il quale parte proprio in questi giorni e durerà un anno. L’investimento totale è di 674 mila euro, in parte finanziati con i fondi della legge 285/1997 per la promozione di diritti e opportunità per l’infanzia e l’adolescenza (513 mila euro), in parte dal bilancio comunale (161 mila euro) e da partner selezionati (51 mila euro). Dopo il primo anno le attività potranno essere prorogate per altri 12 mesi. L’assessore alla Sicurezza e alla Coesione sociale Marco Granelli precisa che è la prima volta che l’amministrazione stanzia fondi per un progetto specifico contro il bullismo. Il fenomeno cresce in maniera preoccupante, l’intervento in collaborazione tra pubblico e privato sociale diventa quasi inevitabile.

Granelli, intanto, sottolinea: «L’obiettivo del progetto è rendere i quartieri più vivibili e sicuri a partire dalle azioni a favore dei ragazzi. Insieme ai Consigli di Zona avevamo individuato i luoghi dove si erano evidenziate situazioni di disagio e fenomeni di devianza giovanile. Abbiamo scelto di intervenire con azioni educative e sociali che promuovono relazioni positive e costruttive tra i minori, la scuola, le famiglie e la comunità connettendole al lavoro dei vigili di quartiere». Sono stati i nove «parlamentini» a segnalare le aree più a rischio. Ecco l’elenco completo, Zona per Zona, dove i bulli fanno danni: i nove quartieri sono: Porta Romana (Zona 1), via Padova (Zona 2), Parco Lambro-Cimiano (Zona 3), Mazzini-Corvetto (Zona 4), Gratosoglio-Missaglia (Zona 5), Sant’Ambrogio 1 e 2 (Barona, Zona 6), Selinunte-Forze Armate (Zona 7), Quarto Oggiaro (Zona 8) e Bovisa (Zona 9). Quartieri che grazie al progetto comunale nei prossimi mesi saranno battuti con maggior frequenza dagli operatori sociali delle 21 associazioni che hanno risposto all’appello di Palazzo Marino.

Un presidio del territorio sempre più capillare. I fondi messi a disposizione serviranno per realizzare una serie di iniziate utili a togliere i ragazzi dalle strade. Dalle web radio ai blog di quartiere per coinvolgere i ragazzi più appassionati all’informatica fino ai più classici laboratori creativi di danza, musica e teatro. Non solo. In programma anche tornei sportivi, attività di media education e citizen journalism. Le associazioni proveranno a coinvolgere i ragazzi più a rischio anche in attività di volontariato.

A proposito di volontariato, il Consiglio comunale ieri pomeriggio ha approvato con 25 voti favorevoli, 8 astenuti e nessun voto contrario la delibera relativa alla deroga all’indice di densità edilizia previsto dal Regolamento edilizio vigente, una deroga che contentirà la riqualificazione dello stabile di viale Monte Grappa 6/A, da destinare al Centro Servizi per il Volontariato nella provincia di Milano.
 

massimiliano.mingoia@ilgiorno.net