Milano, 22 ottobre 2013 - Peccato che fosse falso, dicono fosse anche buono, certo però non come il Romanèe Conti originale.La Guardia di Finanza di Milano ha smantellato un'organizzazione, con base in Italia, dedita proprio alla contraffazione e al contrabbando di una fra le piu' costose etichette di vino al mondo, appunto il Romanee-Conti,  che annovera bottiglie con prezzi che vanno dai 2.000 a 9.000 euro, distribuito tra l'altro in Francia, Italia, Svizzera, Russia, Olanda, Germania e Giappone. In Italia sono state arrestate 2 persone e, nell'ambito di 15 perquisizioni, e' stato sequestrato un ingente quantitativo di materiale per imbottigliare e confezionare il vino.

L'operazione, battezzata 'bollicine', ha consentito di sequestrare, in tutti i Paesi interessati, bottiglie per un valore commerciale di circa 1.300.000 euro.(  La complessa inchiesta e' stata svolta dalle fiamme gialle di Milano e coordinata, a livello europeo, da Eurojust ed Europol. Le indagini, cominciate in Francia nel dicembre del 2012 ad opera della Gendarmerie di Digione e dell'Ufficio Centrale per la Salute Pubblica di Parigi, hanno permesso di individuare il vero centro di produzione e smistamento in Italia dove, nell'ambito di una rogatoria internazionale richiesta dall'Autorita' Giudiziaria francese a luglio del 2013 e coordinata dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Milano Stefania Donadeo con la Sezione di p.g. della Guardia di Finanza presso la Procura della Repubblica.

Grazie a numerosi accertamenti bancari e patrimoniali nei confronti dell'intero sodalizio criminale, sono stati ricostruiti i canali distributivi del vino contraffatto ed identificati tutti i responsabili. Gli elementi raccolti hanno permesso di individuare anche  le societa' che predisponevano il packaging contraffatto e la
realizzazione delle blasonate etichette, dei tappi, degli imballag
gi per il confezionamento ed il trasporto.
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Sulla base dell'input investigativo fornito dalle fiamme gialle, le Autorita' Giudiziarie coinvolte hanno disposto una serie di perquisizioni, non solo sul territorio italiano, ma anche in tutti gli altri Paesi in cui sono state distribuite le false bottiglie. Coinvolti i reparti della Gdf di Roma, Novara, Asti, Borgomanero, Bassano del Grappa, Magenta, Francavilla Fontana, Varese, Biella, Saronno, Nizza Monferrato e Canelli. Solo sul territorio italiano sono state interrogate decine di persone e perquisite le societa' e le abitazioni di
15 soggetti dove e' stata reperita un'enorme mole di documentazione cartacea ed informatica, tra cui ordini e contabili, oltre che un ingente quantitativo di materiale necessario al confezionamento  all'imbottigliamento del vino.

Nel corso delle operazioni, l'Autorita' Giudiziaria francese, presente a Milano per coordinarsi direttamente con gli inquirenti italiani, ha deciso di spiccare, nell'immediato, due mandati di arresto europeo a carico di due cittadini italiani residenti a Novara. I due arresti sono stati immediatamente eseguiti dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Novara e i responsabili messi a disposizione del Presidente della Corte di Appello di Torino competente per territorio, che ha convalidato i provvedimenti. Europol ed Eurojust si legge in una nota - nel comunicare i risultati dell'operazione, hanno sottolineato l'eccellente lavoro svolto dagli oltre 60 militari della Guardia di Finanza impiegati nell'operazione, come valore aggiunto all'accresciuta esigenza di cooperazione giudiziaria a livello europeo.