Milano, 21 ottore 2013 - Il concorso presidi riparte dalla correzione delle prove scritte, dopo il semi-annullamento imposto dal Consiglio di Stato per le buste trasparenti. La nuova commissione scelta dal Ministero oggi comincerà a valutare da capo gli elaborati all’istituto Zappa-Cremona di viale Marche. Intanto la Corte dei Conti sta valutando le responsabilità di chi ha gestito la procedura e l’eventuale danno erariale. Il 1° ottobre si erano concluse le operazioni di reimbustamento delle prove scritte. Nei giorni scorsi Palazzo Trastevere ha nominato la nuova commissione esaminatrice, presieduta dal dirigente ministeriale Luiciano Favini, e due sottocommissioni. Al lavoro da oggi, quattro giorni alla settimana. Il direttore scolastico regionale Francesco de Sanctis prevede che «entro gennaio possano finire le correzioni. Al massimo entro il 1° settembre 2014 avremo i nuovi dirigenti scolastici». Si ricorderà che il motivo principale per cui il Consiglio di Stato a luglio aveva stabilito che il concorso ripartisse da metà era stato l’astratta leggibilità dei nominativi dei candidati attraverso le buste, troppo poco spesse, che accompagnavano gli scritti.

«Buste comprate presso la Consip e usate anche negli altri concorsi in tutta Italia», si è sempre difeso l’ex direttore scolastico regionale Giuseppe Colosio, ora in pensione (collabora con una importante scuola privata di Milano). Il Miur ha trasmesso tutte le documentazioni sulla procedura concorsuale alla Corte dei Conti. Un atto dovuto per valutare «le eventuali responsabilità per danno erariale», rivelò il ministro Maria Chiara Carrozza durante un question time alla Camera il 24 luglio scorso. Non è difficile immaginare che sotto indagine siano sottoposti l’ex direttore scolastico regionale, Colosio, e qualche altro funzionario che ha seguito la parte amministrativa del concorso.

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