Milano, 14 ottobre 2013 -  Una giornata dedicata alla memoria di Lea Garofalo, testimone di giustizia uccisa dalla ‘Ndrangheta nel 2009. Il 19 ottobre non solo il funerale civile a quasi quattro anni dalla morte, ma anche una serie di iniziative per la lotta alla mafia.

Come chiesto espressamente da Denise, figlia della testimone di giustizia uccisa dalla ‘Ndrangheta nel 2009, si svolgeranno infatti sabato a Milano (al momento confermata piazza Beccaria, ore 10.30) i funerali di Lea Garofalo, alla presenza di personalità esempio della lotta alla mafia. Prenderanno la parola in quell’occasione, il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia e il presidente di Libera, don Luigi Ciotti. 

Circoleranno 3mila bandiere per sensibilizzare sull’accaduto e sara’ stampato in migliaia di copie un segnalibro con una frase scritta da Denise: “in ricordo della mia giovane mamma, uccisa per il suo coraggio”. “L’invito a partecipare che deve arrivare ai cittadini - ha detto Don Ciotti - proviene direttamente da Denise. Tutti noi abbiamo un debito con chi e’ stato ucciso e con chi e’ rimasto solo, come Denise. In piazza leggeremo alcuni passaggi del diario di Lea. E’ importante esserci, partecipare; ed e’ importante che la gente sappia”.

Mentre ci vorra’ ancora qualche giorno per definire i dettagli del funerale, per il pomeriggio l’appuntamento e’ dalle 14 alle 19 ai giardinetti di via Montello 6, aperti al pubblico dopo che, nella stessa giornata, saranno dedicati a Lea Garofalo con una targa. Non e’ un luogo casuale: in via Montello 6, infatti, si trova il fortino delle cosche, oggi sgomberato. Dei pannelli informativi, spiegheranno cosa e’ successo alla testimone di giustizia. “Milano - ha detto Pisapia - ha voluto dimostrare con concretezza il proprio impegno di lotta alla mafia, anche costituendosi parte civile in tutti i processi. Non si puo’ dire che la citta’ sia immune alla mafia, ma oggi sono stati creati degli argini”.