Milano, 11 ottobre 2013 - Poco meno di una settimana dall'ultima manifestazione, gli studenti hanno scelto di scendere anche oggi in piazza per far sentire la loro voce. Una mobilitazionei, oggi, in circa 80 città italiane, per protestare contro il degrado e l’ abbandono della scuola e dell’istruzione pubblica con lo slogan “Non c’e’ piu’ tempo”. Gli studenti hanno anche aderito alla manifestazione pro Costituzione indetta per domani, sabato 12 ottobre.

 

IL CORTEO - Oltre 3mila gli studenti si sono riuniti a Milano in un vasto corteo che e' partito intorno alle 9 di stamattina da largo Cairoli. I giovani, appartenenti ai gruppi Laps (Laboratorio di Partecipazione Studentesac) e Casc (Coordinamento Autonomo Studenti e Collettivi), hanno manifestato a sostegno dell'istruzione pubblica e contro gli sprechi nel settore dell'istruzione. Dal camion principale partivano slogan contro la polizia. Obiettivo era  raggiungere la sede della Provincia di Milano per ''denunciare lo stato spesso fatiscente di molti istituti scolastici''. In piazza Meda l'intero corteo ha osservato un minuto di silenzio per ricordare i migranti periti in mare nella tragedia consumatasi il 3 ottobre scorso nei pressi di Lampedusa. Piuttosto pesanti l'impatto del corteo sul traffico cittadino, andato in tilt in più zone, nonostante la mobilitazione di molte pattuglie dei vigili urbani.  (LE FOTO DEL CORTEO). 

 

IMBRATTAMENTI E  OCCUPAZIONE - Durante il percorso gruppetti di studenti hanno imbrattato con la vernice spray molte vetrine di banche con la scritta "No Expo" o "No Tav" o la lettera "V" mutuata dal film "V come vendetta". Particolarmente bersagliata la filiale di banca Mediolanum in via Visconti di Modrone. All'altezza di piazza San Babila alcune centinaia di studenti si sono diretti alla sede del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti in via del Vecchio Politecnico dove una decina di studenti è riuscita a salire nei piani alti e a srotolare un lungo striscione. Qui non c'è stato alcun momento di tensione.

 

TENSIONE CON LE FORZE DELL'ORDINE - Momenti di tensione si sono invece verificati in via Donizetti dove il corteo principale intendeva raggiungere la sede della Provincia (titolare di molte scuole milanesi) ma è stato bloccato da un robusto cordone di polizia e carabinieri: per due volte i giovani hanno tentato di forzare il blocco ed è volta qualche spintone e qualche colpo di scudo. L'episodio più violento si è invece registrato davanti al Tribunale di Milano dove un gruppo di alcune decine di anarchici, staccatosi dal corteo, ha gettato due bombe carta in direzione del Tribunale (LE FOTO DEI TAFFERUGLI) .

 

SIT-IN E ASSEMBLEA PUBBLICA - In via Melchiorre Gioia, davanti a palazzo Pirelli, i manifestanti hanno provato a trattare con le forze dell'ordine. Sporadico lancio di oggetti, che hanno colpito gli scudi di polizia e carabinieri o sono volati oltre i loro schieramenti. Il corteo degli studenti si è trasformato in un sit in e un'assemblea pubblica.

L'obbiettivo dei giovani di portare la loro protesta sotto Regione Lombardia, così come poco prima la sede della Provincia, non è stato raggiunto perché le forze dell'ordine hanno impedito loro di avvicinarsi. La mobilitazione si è così conclusa con un simbolica protesta "contro Expo 2015, Tav e grandi opere", con meno di un migliaio di studenti che hanno srotolato davanti al cordone della polizia una rete arancione da cantiere da dietro la quale hanno gridato la loro richiesta di maggiori stanziamenti in favore dell'edilizia scolastica pubblica. Per rendere ancora più tangibile la loro protesta, alcuni ragazzi reggevano delle foto che documentavano lo stato di degrado dei loro istituti.