Milano, 8 ottobre 2013 - Niente Ambrogino d'oro, la massima benemerenza civica meneghina, al "re" della pasta Guido Barilla. Forza Italia ritira la candidatura, avanzata in seguito alla polemica scoppiata dopo le dichiarazioni dell'imprenditore sulla presenza di coppie omosessuali negli spot del marchio. "Siamo per la famiglia tradizionale", aveva detto allora Barilla, sollevando un vespaio e un movimento di protesta sul web guidato dall'hashtag #boicottabarilla.
Ora il nome è congelato, ''rinviato all'anno prossimo''. Il motivo lo spiega uno dei due proponenti, Pietro Tatarella (l'altro è il collega di partito Matteo Forte): ''Vogliamo evitare di continuare una polemica che può danneggiare l'azienda - afferma - Per questo abbiamo deciso di rimandare la candidatura al prossimo anno, quando si spera ci sarà maggiore serenità, perché Barilla resta comunque un imprenditore di successo nato a Milano''.
CHER: "E' PAZZESCO" - Nei giorni scorsi Barilla ha avuto un incontro di chiarimento con un gruppo di associazione in difesa dei diritti degli omosessuali. E a Milano, ieri, la cantante Cher ha detto di non conoscere il marchio di essere sobbalzata sulla sedia quando ha saputo della notizia. "Un certo Ceo della pasta in Italia non vuole che i miei amici gay mangino la sua pasta, è pazzesco", aveva cinguettato sul social network Twitter la cantante, che di recente ha rifiutato di cantare in Russia a causa della nuova legge contro la propaganda omosessuale in vigore nel Paese.
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