Milano, 21 settembre 2013 - Slitta di due mesi il deposito delle motivazioni della sentenza con cui la quarta sezione penale del Tribunale di Milano lo scorso 24 giugno ha condannato Silvio Berlusconi a sette anni di carcere per il caso Ruby ritenendolo responsabile dei reati di concussione per costrizione e prostituzione minorile.

I giudici si erano presi novanta giorni per scrivere i motivi della loro decisione ma, nei giorni scorsi, come risulta dall'atto notificato alle parti processuali, hanno chiesto e ottenuto dal presidente del Tribunale Livia Pomodoro una proroga di 60 giorni del termine di deposito. Quello di due mesi pero' e' un termine massimo: il deposito potrebbe avvenire anche prima.

Il collegio, presieduto da Giulia Turri (risulta essere il giudice estensore), ha dunque bisogno di piu' tempo per spiegare le ragioni per cui, tra l'altro, ha aumentato di un anno rispetto alle richiese del procuratore aggiunto Ilda Boccassini e del pm Antonio Sangermano la pena inflitta all'ex premier, modificando ''il reato contestato al capo A'': non piu' concussione per induzione ma concussione per costrizione. Inoltre, tra i vari punti da affrontare, dovra' indicare i motivi per cui ha trasmesso alla Procura gli atti relativi a 32 testimoni - dalle 'olgettine' al funzionario della Questura, Giorgia Iafrate, fino al giornalista Carlo Rossella e al viceministro degli Esteri, Bruno Archi - sostenendo che in aula abbiano detto il falso.