di Rossella Minotti

Milano, 19 agosto 2013 - Un mare di applausi, tanto che in platea tutti pensano sia arrivato Enrico Letta. Invece sono per Roberto Formigoni, che per la prima volta non parla sul palco della sua creatura, il Meeting di Rimini.

Senatore, il suo primo meeting da spettatore.
«Niente affatto, anzi. Io sono qui proprio per fare incontri, per costruire la nuova politica con tanti giovani e adulti che vogliono farlo. Non parlerò dal palco ma per la prima volta posso gustare lo spettacolo di queste famiglie impegnate, che poi è sempre stata la vera sostanza del meeting».

Si aspettava applausi tanto calorosi?
«Si perché questa gente la conosco, è carne della mia carne, e non mi ha mai fatto mancare sostegno, stima e affetto. Anche nel momento dei grandi attacchi».

Lei ha riunito qui i suoi di Rete Italia.
«Lanciamo la Rete delle reti. Nel corso di quest’anno abbiamo creato rapporti con tanti miei colleghi, deputati e senatori del Pdl, e sono stati loro stessi a rilanciare l’idea di un partito organizzato coi militanti. Un partito non leggero, strutturato sul territorio. Crediamo al progetto della nuova Forza Italia, il cui leader indiscusso è Silvio Berlusconi. Siamo tutti con lui per motivi di affetto personale e anche politici. L’attacco contro Berlusconi è contro tutti noi. Però sul territorio bisogna riorganizzare il partito».

E volete differenziarvi.
«Vogliamo una rete di militanti, politica e sociale insieme, per aiutare la gente in questo momento di crisi. Vogliamo un partito che selezioni non per cooptazione dall’alto. Per quello aspettiamo come una liberazione che tolgano il porcellum».

Andando anche oltre Cl?
«Assolutamente sì, in maniera categorica, oltre anche il Movimento Popolare. Perché questo anno e mezzo di sospensione della democrazia, fra Monti e il governo delle larghe intese che sosteniamo ma ha comunque bloccato il dibattito tra partiti, ha fatto rinascere la voglia di fare politica vera in tanta gente».

In Cl chi è in ascesa? Il ministro Maurizio Lupi?
«Io sono un grandissimo amico di Lupi, le cose che scrivono alcuni nostri avversari sono assurde. Abbiamo sempre lavorato insieme, anche se ognuno ha la sua storia. Formigoni è Formigoni, ha inventato il Meeting, è l’applauso che oggi gli ha dedicato la gente lo testimonia. Nessuna rivalità e nessuna lotta per il potere tra noi. Quale potere poi? Cl non ha leader politici, è un movimento di educazione alla fede. Di Rete Italia siamo responsabili insieme, io e Lupi».

Un quotidiano ha pubblicato una tabella in cui lei figura assenteista in Senato.
«Ha letto, ma è stata data una lettura maliziosa. Io sono presidente della IX Commissione e tra i miei tanti compiti ci sono incontri con la Coldiretti, col direttivo di Confagricoltura, col mondo ippico che è in una crisi gravissima. Se uno non è in aula è perché lavora in un altro modo, è in missione. Infatti anche ministri e sottosegretari risultano fra i più assenteisti, ma non perché non lavorano».