Milano, 17 agosto 2013 - L'allerta è massima. Ieri mattina, l’sms della Farnesina è arrivato sui cellulari di tutti gli italiani in vacanza in Egitto: «Previste manifestazioni violente nelle principali città: alto pericolo di scontri, limitare al massimo spostamenti». Poi un’altra nota del Ministero degli Esteri: «Lo stato di emergenza e il coprifuoco potrebbero comunque creare disagi anche nelle località turistiche».

«Finalmente se ne sono accorti pure loro», conviene Luciano Tomea, professione tassista. Lui al viaggio a Marsa Alam, ha rinunciato da un pezzo. Non senza rimetterci qualcosa: «Ci abbiamo rimesso 800 euro di anticipo», fa sapere dal Trentino, la meta alternativa all’esotico resort sul Mar Rosso. Vane le richieste al tour operator di annullare la prenotazione: «Hanno detto che i villaggi non fanno parte dei posti considerati a rischio, quindi non abbiamo diritto neppure alla restituzione della caparra».

Poco importa: «Non ho voluto rischiare — prosegue Luciano — soprattutto perché sarei dovuto partire con moglie e due figli di 8 e 12 anni: ogni giorno, vediamo in tv quelle immagini di guerra, ormai i miei bambini hanno paura solo a sentir nominare la parola “Egitto”...». E allora, meglio ripiegare sulla più tranquilla montagna: non sarà esaltante, «ma almeno è sicura». D’altro canto, ragiona Tomea, «saremmo dovuti rimanere praticamente blindati in casa: non è possibile fare escursioni, non si può uscire, ma che vacanza è?».

Non la pensano così gli altri amici della comitiva, che stamattina si imbarcheranno sul volo con destinazione Nord Africa, nonostante la Farnesina abbia sconsigliato in serata nuovi arrivi in tutto il Paese: «Loro hanno pagato l’intera quota, circa 3.000-4.000 euro: alla fine hanno deciso di andare». E come loro tanti milanesi, che in questi giorni si dividono tra un bagno in piscina e un telegiornale per aggiornarsi sugli sviluppi degli scontri, sempre più violenti, al Cairo e dintorni.

A tal proposito, la situazione viene costantemente monitorata dal sito www.viaggiaresicuri.it, il portale internet curato dall’Unità di crisi della Farnesina: pur escludendo momentaneamente i resort di Sharm el Sheikh, Marsa Alam, Berenice, Hurgada, El Alamein e Marsa Mathrou dai luoghi sconsigliati per passarci una settimana in relax, si precisa comunque che «il continuo evolvere degli eventi» potrebbe scatenare «azioni dimostrative legate alla situazione di generale instabilità del Paese». Come dire: state in guardia.

Nicola Palma
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