Milano, 10 agorsto 2013 - Non c’è Ramadan a Milano senza polemica. Quest’anno, messa la sordina sull’annosa questione della moschea che i musulmani chiedono e la città ancora non ha concesso, scoppia il caso imam. Il religioso islamico invitato alla celebrazione di ieri l’altro all’Arena, finisce nel mirino della Comunità ebraica, di esponenti del centrodestra ma anche del vicepresidente del Consiglio provinciale, Roberto Caputo, che appartiene al Pd. Il religioso si è distinto in passato per aver intrattenuto rapporti con Hamas, gruppo fondamentalista che controlla una parte del territorio palestinese, e soprattutto di aver giustificato nelle sue dichiarazioni l’uso di minorenni nella guerra contro Israele. Ma l’obiettivo della contestazione è Davide Piccardo, portavoce del Coordinamento delle associazioni islamiche di Milano, che ha cercato di minimizzare il caso dicendo che l’imam «non ha mai preso posizioni che contraddicano la nostra visione delle cose».

Ma Davide Romano, portavoce della sinagoga Beth Sholmo, ricorda che l’imam invitato a Milano da Piccardo «ha in passato istigato al suicidio dei bambini, e non c’è stata nelle parole dell’esponente del Coordinamento delle associazioni islamiche alcuna condanna». Romano chiede al sindaco di fare in modo che la battaglia «per il diritto a luoghi di culto islamici prosegua in modo limpido e senza risvolti inquietanti, per questo chiedo le dimissioni di Piccardo, o in caso negativo, chiedo che il sindaco Pisapia interrompa i rapporti con loro».

Più prevedibile l’attacco dell’opposizione: «Quanto è successo disonora Milano, che non può essere ridotta a palcoscenico di chi si è reso protagonista di questi deliri», afferma Riccardo De Corato, vicepresidente del Consiglio comunale ed esponente di Fratelli d’Italia. Meno prevedibile invece l’affondo di un esponente del Pd alla giunta guidata da Pisapia. «È intollerabile che un imam noto per le sue posizioni estreme e molto vicino ai terroristi islamici possa prendere la parola al termine del Ramadan invitato dal coordinatore del Caim Piccardo — afferma il vicepresidente del Consiglio provincaile Roberto Caputo —. Credo che sia assolutamente opportuno che la giunta milanese prenda le distanze da questo grave avvenimento, come ha anche chiesto il responsabile della Sinagoga milanese».