Milano, 3 agosto 2013 - I residenti di viale Doria cantano vittoria. Perché di spostare il mercato di via Benedetto Marcello (circa 200 bancarelle il martedì e il sabato) lungo lo stradone che si snoda tra la stazione Centrale e piazzale Loreto non se ne parla. Già. «In una lettera — annunciano trionfanti i promotori del comitato Amici di viale Andrea Doria nell’ultima newsletter spedita al quartiere — l’assessore al Commercio Franco D’Alfonso ha formalizzato la sua posizione negativa rispetto al trasferimento del mercato sul nostro viale».

Il caso era scoppiato a gennaio, quando il Consiglio di Zona 3 aveva approvato una delibera ad hoc sulla riqualificazione di via Benedetto Marcello chiedendo al Comune il trasloco degli ambulanti sul viale poco distante. Apriti cielo. In viale Doria si è scatenata una rivolta. «Quali valutazioni sono state fatte su impatto ambientale e sicurezza? Il mercato qui creerebbe disagi enormi: ci sono tre alberghi, un Poliambulatorio Asl e capolinea di bus. E poi sarebbe una beffa per noi cittadini, visto che ancora aspettiamo la riqualificazione dai tempi del cantiere per la metropolitana verde»: queste le motivazioni del «no» sfociate in una petizione che ha raccolto oltre 1.400 firme di protesta. Insomma, «se è necessario spostare il mercato di Benedetto Marcello è chiaro che non può essere messo qui».

Questo è ancora oggi il punto di vista della gente. Invece a poche centinaia di metri i vicini - che da anni chiedono lo spostamento del mercato - ancora fremono affinché si trovi una soluzione. «Noi aspettiamo lo spostamento delle bancarelle, il dove collocarle è una decisione che spetta al Comune. Non possono stare in un luogo vincolato dalla Soprintendenza, che per legge dovrebbe essere un viale alberato gemello di via Morgagni», hanno sottolineato più volte le associazioni Benedetto Marcello e Vie dei Musicisti, rivoltesi anche alla Procura per chiedere indagini sul mancato rispetto della legge.

Intanto però in viale Andrea Doria la gente tira un sospiro di sollievo. «Siamo soddisfatti — afferma Luisa Dapri, vicepresidentedel comitato Amici di viale Andrea Doria — ringraziamo l’assessore D’Alfonso e anche Carmela Rozza, che incontreremo a settembre. Ora ci auguriamo che il nostro progetto sulla riqualificazione del quartiere possa diventare realtà». I cittadini hanno presentato a Palazzo Marino un piano ambizioso, che oltre alla manutenzione prevede una valorizzazione di tipo culturale creando un «Percorso della Memoria». I punti nevralgici non mancano: dal Memoriale della Shoah — che sta prendendo forma in via Ferrante Aporti — ai resti della cappella della Cascina Pozzobonelli (risalente al 1492). E in via Pergolesi 25 si trova pure il palazzo Montedoria, progettato da Gio Ponti. Lo stesso piazzale Loreto è ricco di storia. E poi perché non collocare busti o statue per celebrare gli eroi milanesi della Resistenza o che hanno incarnato valori di solidarietà?

Un'iniziativa accolta con entusiasmo dalle istituzioni, ma che dovrà fare i conti con le casse pubbliche piangenti. «La riqualificazione non può aspettare», rimarcano i cittadini. E sono loro stessi a indicare le priorità e ad elaborare proposte per poter attuare almeno una porzione del macro obiettivo: primo, riqualificare i due parterre centrali con una doppia fila di alberi lasciando da una parte i parcheggi per le auto e creando dall’altra la pista ciclabile per unire i due tronconi di via Padova e via Vittor Pisani. Secondo: ridare vita al parcheggio degradato tra i civici 52 e 56, pattumiera a cielo aperto e covo di tossici. Il sogno dei residenti? Trasformarlo in un giardinetto pubblico con giochi per i bambini.

di Marianna Vazzana