Milano, 29 luglio 2013 - Disabili comprati e costretti ad elemosinare: il gup di Milano ha condannato, in abbreviato, a pene da un minimo di 7 anni e sei mesi fino a dieci anni di reclusione sette romeni nel processo con al centro le accuse di associazione per delinquere finalizzata alla tratta di esseri umani e riduzione in schiavitù. Le indagini riguardavano un gruppo che, secondo l’accusa, avrebbe controllato i mendicanti ai semafori della zona Lorenteggio-Bisceglie. In questo procedimento erano giudicati i presunti partecipi dell’associazione. Le contestazioni vanno da ottobre 2011 a maggio 2012.

IL BLITZ - L'operazione che ha fermato la banda è scattata nel settembre 2012 in via Calchi Taeggi, in zona Bisceglie. Stando a quanto emerso, le vittime venivano ‘comprate’ da famiglie molto povere della Romania per cifre comprese tra i 30 e i 50 euro. Persone da 20 a 75 anni, che erano valutati in base alla propria condizione fisica: piu’ la disabilità era importante, maggiore era possibilità di guadagnare in strada. Una volta portate a Milano all’interno di furgoni, cioè in condizioni di estremo disagio, venivano messe sulle strade della città dove ‘rendevano’ fino a 60mila euro al giorno, per un giro di affari di diversi milioni di euro l’anno.