Milano, 19 luglio 2013 - Le Olgettine erano presenti in aula, quando è stata letta la sentenza di condanna nei confronti di Lele Mora, Emilio Fede e Nicole Minetti nel processo Ruby bis. Il tribunale di Milano ha condannato Fede e Mora a risarcire le parti civili Ambra Battilana, Chiara Danese e Imane Fadil. L'entità delle spese dovra' essere liquidata in separato giudizio.

Sono state respinte le domande di condanna al pagamento delle provvisionali avanzate dalle tre parti civili (Chiara e Ambra avevano chiesto un risarcimento di 400 mila euro, Imane Fadil di 2 milioni). Mora e Fede dovranno pagare le spese di giudizio alle tre ragazze quantificate in 10 mila euro per ciascuna parte civile. 

 

I COMMENTI DELLE "OLGETTINE" - Ambra Battilana ha detto: "Avevamo una paura assurda di parlare, vedere che c'e' stata giustizia mi fa rimanere senza parole". Si dice "contenta" anche Imane Fadil, una delle ragazze costituitesi parte civile nel processo Ruby bis. "Da due anni e mezzo - commenta la ragazza, circondata da fotografi e giornalisti - sono qui dentro, siamo quattro gatti che siamo andati contro un esercito". "Non voglio commentare nel merito - ha detto ancora - la condanna nei confronti di imputati che conosco da anni, preferisco non farlo. Ma quando c'e' la verità non la si puo' cambiare, e' quella". Quanto al risarcimento richiesto, la giovane si e' limitata a dire che "se ne parlera' in un'altra sede". 

Chiara Danese ha aggiunto: "Oggi è un giorno bellissimo, sono molto soddisfatta e ringrazio gli avvocati e i giudici per avermi dato la possibilità di riscattarmi: ho riconquistato la mia dignità di donna perché ho dei valori e ci tenevo a portarli avanti". Soddisfatto per la decisione dei giudici anche il legale della ragazza, l'avvocato Stefano Castrale. Come Ambra, anche Chiara Danese, tramite il legale aveva chiesto 200 mila euro di danni. Danni, come avevano spiegato i loro difensori da ''perdita di chance lavorative, disagio e patimento psico-fisico'', perche' sono state considerate ''come prostitute e poi emarginate dal mondo del lavoro''.

 

FEDE: "LE DENUNCIO" - Nel frattempo l'ex direttore del Tg4 Emilio Fede, prima che fosse pronunciata la sentenza di condanna, aveva affidato a un comunicato stampa la sua intenzione di denunciare le tre ragazze: ''Comunque decida la corte ho dato mandato al mio legale di procedere per calunnia aggravata nei confronti di Chiara Danese, Ambra Battilana e Imane Fadil''.

LA POLANCO DIFENDE MORA - ''Mi dispiace tanto per Lele Mora perché lo conosco bene e secondo me non lo meritava''. Raggiunta al telefono dopo la sentenza del processo Ruby2, Marysthell Polanco reagisce con un ''me l'aspettavo, visto come sono andate le cose''. La ragazza si trova in Svizzera e esprime dispiacere per Lele Mora, una persona che definisce ''buona, altruista''.