Milano, 19 luglio 2013 -  Processo Ruby bis, è il giorno della sentenza per Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti, accusati di induzione favoreggiamento della prostituzione minorile. Il 24 giugno, 26 giorni fa, era arrivata la condanna in primo grado di Silvio Berlusconi a 7 anni per concussione e prostituzione minorile e all'interdizione dai pubblici uffici: secondo gli inquirenti avrebbero organizzato un giro di ragazze per allietare le feste ad Arcore e ''il piacere sessuale' del Cavaliere.  Per l'ex direttore del Tg4, l'ex agente del vip (ora affidato ai servizi sociali dopo un periodo di carcere) e l'ex consigliera regionale, il procuratore aggiunto Piero Forno e il sostituto Antonio Sangermano hanno chiesto 7 anni di carcere, l'interdizione dai pubblici uffici.

Ad assistere all'udienza, questa volta in giacca e cravatta e non in toga, c'è anche il procuratore Edmondo Bruti Liberati. La sua presenza è simbolica: serve a sottolineare l'unitarietà dell'ufficio di Milano. I giudici si sono ritirati in camera di consiglio per emettere il verdetto dopo che le difese hanno rinunciato alle repliche: la sentenza arriverà dopo le 16.30.

A parlare al termine dell'udienza è Lele Mora, unico imputato presente in aula: "Sono fiducioso perchè credo nella giustizia. Quello che dovevo dire l'ho detto durante le mie dichiarazioni spontanee". Poi ha confessato: "Questa notte non ho dormito".

In aula erano presenti anche le tre giovani ragazze che si sono costituite parti civili nei confronti dei tre imputati. Ambra Battilana e Chiara Danese (quest'ultima ha detto in sostanza di essere un poco tesa) e Imane Fadil: le prime due hanno chiesto un risarcimento di 200 mila euro ciascuna, la terza invece di 2 milioni di euro.

LE TAPPE - Il processo si è aperto il 21 novembre 2011 davanti al collegio presieduto da Anna Maria Gatto e composto da Paola Pendino e Manuela Cannavale. Oggi arriverà la sentenza.