Milano, 17 luglio 2013 - Se acquisti un biglietto Trenitalia per moglie o figli alla stazione, andrà tutto bene. Se lo fai su Internet, sul sito delle ferrovie, pagheranno la multa. Accade a un marito che si identifica sul sito trenitalia.com, prende il biglietto per la moglie, paga con carta di credito, lo stampa e lo consegna alla signora. Ma sul treno lei verrà multata in malo modo, perché il marito aveva eseguito l'accesso sul web con il proprio nome.

Di qui la scoperta: se acquisti un biglietto per Frecciarossa o Frecciabianca, puoi farlo per un'altra persona. Se invece lo fai per un Intercity, il titolo di viaggio è incedibile: il viaggiatore che non esibisce la ricevuta di stampa o non presenta un documento  viene considerato sprovvisto di biglietto. Quindi il controllore farà la multa, come se nessuno avesse mai pagato quel biglietto.

È accaduto a R.F., impiegata in vacanza a Verbania, che la mattina del 16 agosto ha dovuto far rientro a Milano per lavoro. Come sempre, il marito E.F.  è andato sul sito trenitalia.com, identificandosi con username e password, e ha acquistato un biglietto di andata e ritorno per la moglie con l'Ipad.
Nonostante il sito non desse alcuna indicazione a proposito e fornisse comunque un numero identificativo del biglietto, l'uomo si è premurato anche di farlo stampare, per maggior sicurezza. Accompagnata la moglie in stazione, dopo la partenza del teno alle 8.48 è tornato a casa. Di lì a poco ha ricevuto la telefonata della moglie: "Sono stata multata dal controllore, che mi ha invitato a buttare via anche il biglietto di ritorno, perché il biglietto era a tuo nome".

Ma lo abbiamo sempre fatto con i Frecciarossa, ha replicato il marito. Tanto è vero che è una prassi comune quella di mettere in vendita i biglietti su ebay, o comunque online, per chi non li possa utilizzare.
Niente da fare, avrebbe risposto il controllore, nonostante l'evidente buona fede della signora, che avrebbe risparmiato tutte queste grane se non avesse acquistato il titolo di viaggio online, ma in stazione. "Qui il biglietto deve essere intestato a chi sale sul treno". Con il paradosso che se il biglietto l'avesse acquistato un'altra donna, nessuno se ne sarebbe accorto, non essendo certo prassi dei controllori quella di chiedere i documenti.

Il Giorno ha interpellato l'ufficio stampa di Trenitalia, per chiedere conto della bizzarria: i biglietti su treni veloci possono essere acquistati anche per un'altra persona, quelli sugli Intercity no. Dapprima la replica, per quanto cordiale, è stata incerta. "In effetti ci sono arrivate delle segnalazioni, ma sulle tratte regionali la competenza è delle regioni stesse". Abbiamo spiegato allora che il treno in questione attraversava peraltro due regioni diverse. Ma soprattutto che il titolo di viaggio era stato messo in vendita e acquistato sul sito ufficiale di Trenitalia, che ne ha incassato i proventi. Esattamente come per un Frecciarossa. E senza che, all'atto dell'acquisto, venisse specificato in alcun modo che la figura dell'acquirente e del beneficiario dovessero coincidere, a differenza di quanto accade per i treni ad alta velocità.

Oltretutto, non trattandosi di un volo, in cui viene richiesto un documento di identità, tutto l'insieme della norma perde di senso. Il biglietto acquistato in stazione, per esempio, è assolutamente cedibile. Il marito può recarsi allo sportello e consegnarlo alla moglie. Perché non dirimere un groviglio normativo così insensato, che pare ideato soltanto per spillare multe ai cittadini?

 

LA REPLICA DI TRENITALIA:

Il treno di cui si parla nel pezzo è un regionale e non un Intercity. E’ gestito dalla società Trenord e non da Trenitalia. I biglietti, comunque, sono acquistabili sia ai punti vendita di Trenord sia presso la rete commerciale di Trenitalia, e anche direttamente sul suo sito web. In questo caso devono però essere stampati e sono personali. Il nome di chi acquista, riportato nel biglietto, deve coincidere con quello di chi viaggia. Infatti, trattandosi di biglietti “a tempo” e non vincolati a un preciso treno, come accade invece con i biglietti per i treni nazionali, Frecce e Intercity, lo stesso biglietto potrebbe essere stampato in più copie e utilizzato da più persone. Su alcune tratte nelle quattro ore di possibile utilizzo del biglietto partono fino a 16 treni! Queste semplici regole sono consultabili, e ben spiegate, sempre su internet, collegandosi a questa pagina. Quanto alle sanzioni comminate a chi viaggia su un treno regionale senza biglietto o con biglietto non regolare, esse variano da Regione a Regione, stabilite dalle singole amministrazioni con proprie delibere, al pari delle tariffe.
 

di Enrico Fovanna