Milano, 16 luglio 2013 - Da più di un anno era legata al lampione di fianco all’Esselunga di via Solari. Di fronte al punto in cui Giacomo Scalmani aveva perso la vita, scivolando sotto il tram mentre stava tornando a casa in bici. Una mountain bike tutta verniciata di bianco, lasciata in ricordo del ragazzino di 12 anni, come è usanza tra i ciclisti. Ora la bici bianca è scomparsa.


L’avevano assemblata quelli della Critical Mass, il gruppo di appassionati delle due ruote che ogni giovedì sera pedalano attraverso le strade di Milano. E proprio dal gruppo Facebook del movimento è partito l’allarme: «Sapevate che la ghost bike per Giacomo non c’è da almeno un mese?», aveva chiesto allarmata Katiuscia qualche giorno fa. Il mezzo ridipinto era stato legato al palo della luce in via Solari la sera del 10 novembre 2011, cinque giorni dopo l’incidente.

Poco dopo le 23, il giro della Critical Mass, più silenzioso del solito e accompagnato da messaggi e cartelli per il ragazzino scomparso, si era fermato sul luogo dell’impatto. Dopo un minuto di raccoglimento, alcuni ragazzi delle ciclofficine avevano legato la bici bianca al palo. Qualche settimana prima stessa iniziativa in viale Sarca, in omaggio al giornalista Pierluigi Todisco che lì aveva perso la vita, sempre sulle due ruote in un altro incidente.


Ma quella per Giacomo è sparita. «L’anno scorso vandali rubarono i pedali della bici e presero a calci la ruota anteriore – ricorda Marco Mazzei, uno dei ciclisti della Critical –. L’avevamo riverniciata, saldando ruote e manubrio al telaio. Non penso a un furto». Ma la bici non c’è più. «Non ce ne siamo accorti», dicono stupiti gli storici proprietari della gelateria Orsi, l’idraulico e il tabaccaio che lavorano dall’altra parte della strada, dove si trova invece l’albero pieno di messaggi e fotografie in memoria del ragazzino. Anche don Fausto, prevosto della chiesa Santa Maria del Rosario, ne è all’oscuro. «Non so nulla». Il ragazzino frequentava l’oratorio. Magari Don Alessandro, il responsabile della struttura, potrebbe aver sentito qualcosa. «Ma si trova a Lourdes in gita con i ragazzi», sussurra una signora. Anche all’Esselunga non ne sanno nulla. Un’imbeccata arriva dalla veterinaria della zona: «Di recente hanno tagliato gli alberi. Può darsi che la bici intralciasse i lavori». Ma il Comune non risolve il mistero: «Il settore Verde non ha richiesto interventi di rimozione biciclette». Anche al comando dei vigili di zona non risulta nulla del genere. Che fine avrà fatto la bici bianca per Giacomo?

di Luca Salvi