Milano, 13 luglio 2013 - Il concorso presidi si rimetterà in moto settimana prossima. Come ha stabilito il Consiglio di Stato nella sentenza depositata giovedì sera. L’Ufficio scolastico regionale lombardo è pronto a gestire le procedure, come fa sapere il direttore Francesco de Sanctis, che lo scorso autunno si è ritrovato a gestire un’emergenza determinatasi prima che lui assumesse il nuovo incarico in Lombardia. «Il concorso non è annullato - afferma - perché la sentenza del Consiglio di Stato ha salvato gli scritti. Ma deve essere rifatta la correzione. Noi siamo pronti a fare il nostro dovere».

Riguardo alle procedure, de Sanctis promette «tempi rapidi. Settimana prossima i rappresentanti del Ministero verranno per procedere alla sostituzione delle buste. La nuova commissione sarà nominata entro il mese di agosto. Poi comincerà con le correzioni. Il concorso continua ma la situazione è drammatica perché per 5-6 mesi molte scuole rimarranno senza preside. Mi spiace per i nostri vincitori. Siamo amareggiati anche noi ma bisogna rispettare la sentenza. Ora vorrei richiamare tutti a un senso di responsabilità».

Il concorso per scegliere 355 nuovi presidi per le scuole lombarde riparte dalla correzione degli scritti. La sentenza depositata giovedì sera dal Consiglio di Stato ha rigettato il ricorso del ministero dell’Istruzione contro l’annullamento del concorso deciso dal Tar lombardo lo scorso anno. Alla base della decisione del Tar, che aveva accolto il ricorso presentato da 101 candidati esclusi dagli orali, c’erano le buste contenenti i nominativi ritenute troppo poco spesse per garantire l’anonimato dei candidati. Anche secondo Palazzo Spada, «le buste permettono di poter conoscere i dati identificativi».

Mentre secondo le norme, la «busta contenente i dati anagrafici deve avere natura e consistenza tale» da non consentirne la lettura. E secondo il Consiglio di Stato non si è resa necessaria «la prova dell’effettiva lettura dei nominativi» da parte di commissari, per annullare le correzioni. È bastato provare che le buste fossero leggibili in astratto. Ora il concorso riparte. Intanto a settembre più di una scuola su tre andrà in reggenza.

Luca Salvi