Milano, 2 luglio 2013 - Ci sarebbe un primo indagato nei cantieri dell’Expo 2015. Lo afferma l'agenzia di stampa LaPresse, citando fonti locali. Si tratta di un dirigente delle Metropolitane milanesi, indagato per turbativa d’asta nella gara relativa alla rimozione delle interferenze sull’area di Rho-Pero: un appalto da 100 milioni di euro. L’uomo era il direttore del cantiere.

 

LE INDAGINI - Già nel maggio del 2012, tra l'altro, la Gdf di Milano, nell'ambito dell'inchiesta coordinata dall'aggiunto Alfredo Robledo e dai pm Paolo Filippini e Antonio D'Alessio, era andata ad acquisire tutta una serie di documenti relativi all'appalto: con un ordine di esibizione aveva chiesto 'carte' sulla gara nella sede di Metropolitana Milanese spa, societa' che aveva ricevuto l'incarico dall'appaltante Expo spa di portare avanti l'istruttoria amministrativa per l'aggiudicazione della gara. Al vaglio degli inquirenti, da quanto si e' saputo, c'e' l'ipotesi che possa essersi creato un 'cartello' di imprese tra alcune delle societa' partecipanti alla gara e anche che qualche pubblico ufficiale possa essere stato corrotto con somme di denaroIl funzionario di Mm per sei mesi sarebbe stato intercettato dagli investigatori grazie ad una 'cimice' e ora i brogliacci di quegli 'ascolti' sono al vaglio degli inquirenti. 

A portare i pm a indagare sulla gara d'appalto, come era gia' emerso nel maggio 2012, sono state le dichiarazioni dell'imprenditore bergamasco Pierluca Locatelli, arrestato nel novembre 2011 con Franco Nicoli Cristiani, all'epoca vicepresidente del Consiglio regionale lombardo, perche', secondo le indagini, l'imprenditore avrebbe versato una mazzetta da 100 mila euro al politico del Pdl in relazione al progetto di una discarica nel Cremonese. Il procuratore Robledo e i pm hanno interrogato piu' volte Locatelli, il quale nei suoi verbali (secretati, l'inchiesta su Nicoli e gli altri e' ancora aperta) avrebbe fornito elementi accusatori sulle presunte irregolarita' di quell'appalto.

Alla gara partecipò, infatti, anche la Locatelli Lavori spa e arrivo' terza con un ribasso del 41,341%, mentre seconda si piazzo' la Dec dei fratelli Degennaro, coinvolti nell'inchiesta sullo scandalo degli appalti a Bari, con un ribasso del 42,357%. Vinse, il 20 ottobre 2011, la Cmc - che fa parte del Consorzio cooperative costruzioni di Bologna - con un ribasso al 'fotofinish', mettendo sul piatto 65 milioni di euro (per un appalto da 97 milioni), prezzo che e' proprio una delle anomalie al vaglio.

 

SALA: "ASPETTIAMO DI CAPIRE" -  Expo Spa, per ora, sta alla finestra. L’eco del lavoro di intercettazione portato avanti dalle Fiamme gialle che ha visto indagato un funzionario della Mm per un appalto milionario, ma soprattutto nato dalla confessione di un imprenditore che avrebbe svelato l’esistenza di un cartello per spartirsi appalti relativi alle strutture Expo, e’ arrivato alla societa’ come un fulmine a ciel sereno: “So quello che leggo - ha ammesso il commissario unico, Giuseppe Sala - a noi non e’ arrivata nessuna comunicazione. Mi pare vi siano coinvolti aspetti diversi, ma non l’infiltrazione mafiosa. Chiederemo spiegazione a Mm, ma finche’ non le avremo non possiamo fare di piu’”. Sala ha comunque ricordato che, secondo i suoi poteri, puo’ “accelerare le gare e, in specifici casi, evitare di indirne, dando specifici incarichi diretti”, chiarendo tuttavia anche al momento “non abbiamo intenzione di rivedere niente finche’ non capiremo la situazione”.