Milano, 24 giugno 2013 Dopo 27 mesi scanditi da una cinquantina di udienze (Berlusconi fu iscritto nel registro degli indagati il 21 dicembre 2010, ma il caso era esploso sui giornali due mesi prima), il collegio della quarta sezione del Tribunale di Milano, formato dai giudici Orsola De Cristofaro, Carmela D'Elia e dal presidente Giulia Turri, ha condannato questo pomeriggio in primo grado l'ex premier Silvio Berlusconi a 7 anni di carcere per i reati di concussione per costrizione e prostituzione minorile, e all'interdizione perpetua dai pubblici uffici ("nonché in stato di interdizione legale durante l'espiazione della pena"), oltre al pagamento delle spese processuali.

In attesa di conoscere le motivazioni della sentenza che saranno depositate tra 90 giorni, si può dire che i giudici non solo hanno accolto l'impianto accusatorio proposto dalla Procura, ma hanno aumentato di un anno la condanna dato che il 13 maggio scorso il procuratore aggiunto Ilda Boccassini (oggi in ferie, sostituito dal Procuratore Edmondo Brutti Liberati) e il pm Antonio Sangermano avevano chiesto 6 anni di carcere (cinque anni per concussione e uno per prostituzione minorile), senza attenuanti, con l'interdizione perpetua dai pubblici uffici, oltre al divieto di assumere cariche in strutture praticate abitualmente da minori.

L'AFFONDO DEL CAVALIERE - In una nota Berlusconi ha replicato alla condanna: "Ero veramente convinto che mi assolvessero perché nei fatti non c’era davvero nessuna possibilità di condannarmi. E invece è stata emessa una sentenza incredibile, di una violenza mai vista né sentita prima, per cercare di eliminarmi dalla vita politica di questo Paese. Non è soltanto una pagina di malagiustizia - dice Berlusconi - è un’offesa a tutti quegli italiani che hanno creduto in me e hanno avuto fiducia nel mio impegno per il Paese. Ma io, ancora una volta, intendo resistere a questa persecuzione perché sono assolutamente innocente e non voglio in nessun modo abbandonare la mia battaglia per fare dell’Italia un paese davvero libero e giusto".

 

ATTI ALLA PROCURA PER FALSE TESTIMONIANZE - I giudici di Milano, nel condannare Berlusconi hanno anche disposto la trasmissione degli atti alla procura perche' indaghi su presunte false testimonianze nel corso del dibattimento. Questo l'elenco:  Antonio Passera, Nichelle Conceicao Dos Santos Oliveira, Serena Facchineri, Valentino Valentini, Bruno Archi, Giuseppe Bruno, Giuseppe Estorelli, Giorgia Iafrate, Barbara Faggioli, Linzey Barisoni, Ioana Visan, Elisa Toti, Cinzia Molena, Marianna Ferrera, Manuela Ferrera, Miriam Loddo, Cluadia Amin Joali Joana, Francesca Cipriani D'Altorio, Eleonora De Vivo, Concetta De Vivo, Marysthell Garcia Polanco, Giovanna Rigato, Raissa Skorkina, Giorgio Puricelli, Carlo Rossella, Roberta Bonasia, Maria Rosaria Rossi, Lucia Ronzulli, Renato Cerioli, Lorenzo Brunamonti, Danilo Mariani, Simonetta Losi, Mariano Apicella.

 

CONFISCA AI BENI SEQUESTRATI A KARIMA E LUCA RISSO - Il tribunale di Milano ha disposto la confisca dei beni sequestrati a Karima el-Mahrug e al compagno Luca Risso. La confisca e' stata ordinata dai giudici del processo Ruby ai sensi dell'articolo 240 del codice penale, secondo cui il giudice "puo' ordinare la confisca delle cose che servirono o furono destinate a commettere il reato e delle cose che ne sono il prodotto o il profitto". 

 

GHEDINI: "SENTENZA ATTESA MA GRAVISSIMA" -  "Avevo detto che ero convinto che avrebbero dato di più delle richieste dalla procura, lo sapevo che questo processo a Milano non si poteva fare. E' una sentenza larghissimamente attesa, al di fuori della realtà e degli atti processuali, faremo appello". Lo ha detto il legale di Silvio Berlusconi, Niccolò Ghedini, dopo la condanna dell'ex premier a sette anni da parte della procura di Milano nel processo Ruby. "Sono tre anni che dico che qui non si può fare questo processo: oggi è avvenuto un fatto estremamente grave", ha concluso Ghedini.

 

LONGO: "E' ASSALTO ALLA DILIGENZA" - "Sembra un assalto alla diligenza. Faremo appello". E' il primo commento a caldo di Piero Longo, uno dei due avvocati difensori di Silvio Berlusconi, al termine della sentenza del processo Ruby.

 

MARINA BERLUSCONI: "AMAREZZA E SDEGNO" -  Marina Berlusconi, parla di quello contro il padre come di un processo fatto "per sfigurare un nemico politico" e attacca: "La condanna era scritta fin dall'inizio, nel copione messo in scena dalla Procura di Milano. Mio padre non poteva non essere condannato. Ma se possibile il Tribunale e' andato ancora piu' in la', superando le richieste dell'accusa e additando come spergiuri tutti i testi in contrasto con il suo teorema. Non ha alcuna importanza che dopo anni incredibilmente passati a spiare dal buco della serratura non siano riusciti a trovare nulla, perche' nulla c'era da trovare".  "Nessun reato, nessun testimone, nessuna prova, nessun movente, nessuna vittima. Non ha alcuna importanza - continua la presidente Fininvest - tutto cio', perche' questo processo e' stato concepito per essere celebrato sulle pagine dei giornali e nei talk show, per sfregiare l'uomo individuato come il nemico politico da demolire e non per stabilire la verita' dei fatti. E per raggiungere il loro obiettivo hanno dovuto anche inventarsi un imputato che non esiste: e' forse la cosa piu' inaccettabile il veder descrivere mio padre nel modo piu' lontano da quello che lui e' per davvero, un modo diametralmente opposto". 

 

MANIFESTANTI ESULTANO FUORI DAL TRIBUNALE -  "Italia libera Italia libera". E' il coro intonato dai manifestanti davanti al tribunale di Milano dopo la pronuncia della sentenza sul caso Ruby (FOTOGALLERY). Dai balconi dei palazzi che circondano il tribunale si sono affacciati tutti i residenti.

 

LA SENTENZA APRE TUTTI I SITI INTERNAZIONALI - La condanna di Silvio Berlusconi al processo Ruby ha immediatamente conquistato l'apertura di tutti i siti dei media internazionali (FOTOGALLERY), molti dei quali gia' ore prima avevano in homepage la notizia dell'imminente verdetto. La Cnn ha fatto una 'breaking news' dal titolo: "Giudici italiani condannano ex premier Berlusconi a sette anni di prigione per sesso con prostitute minori", e ha aperto la sua edizione web anche il Wall Street Journal: "Berlusconi condannato nel processo per sesso a pagamento".

Il viso dell'ex premier appare in apertura di quasi tutti i giornali francesi, "Berlusconi condannato a sette anni di prigione" scrive Le Monde, "Scandalo sessuale Rubygate, Berlusconi condannato a sette anni di prigione" e il simile titolo di Le Figaro. Mentre 'El Pais', che apre con la notizia dall'Italia, sottolinea che "la sentenza minaccia di innescare l'uscita del Popolo delle Liberta' dal governo". Apertura prima pagina anche sulla tedesca Faz "L'ex primo ministro Silvio Berlusconi condannato nel processo Ruby", mentre il britannico Financial Times riempie la prima pagina con la notizia giudiziaria dall'Italia, "Berlusconi condannato a sette anni e bandito dalle cariche pubbliche".