Milano, 19 giugno 2013 - Sono stati condannati a 1 anno 8 mesi Domenico Dolce e Stefano Gabbana, accusati di una evasione fiscale da circa un milione di euro. Secondo l'accusa i due creatori della moda avrebbero costituito una società in Lussemburgo, la Gado, proprietaria dei marchi del gruppo e di fatto gestita in Italia, al fine di ottenere risparmi fiscali. Sono stati condannati a risarcire l'Agenzia delle Entrate di 500mila euro ma ricorreranno in appello. Con loro è stato condannato anche Alfonso Dolce, fratello di Domenico, a 1 anno e 4 mesi in qualità di amministratore di Gado. Stessa pena per Cristiana Ruella, amministratrice pro tempore della società e membro del cda di Dolce & Gabbana, e Giuseppe Minoni, direttore amministrativo e finanziario di Dolce & Gabbana. A un anno e otto mesi sono stati condannati i due stilisti e il commercialista del gruppo della moda Luciano Patelli. E' stata invece assolta, come richiesto dalla Procura, Antoine Noella

La procura per i due stilisti aveva chiesto, invece, una condanna a due anni e sei mesi. Il tribunale ha anche assolto gli stilisti dall'accusa di dichiarazione infedele dei redditi perchè il fatto non sussiste, mentre la procura aveva chiesto di dichiarare questo reato estinto per  intervenuta prescrizione. La difesa aveva insistito per avere una decisione nel merito, come fatto dal tribunale.

L'indagine sui due stilisti e altri cinque amministratori del colosso della moda, cui vengono contestati
fatti relativi al biennio 2004-2005, è nata nel 2007 dopo una verifica fiscale.