Milano, 15 giugno 2013 -  Circa cinquecento persone sono arrivate in un capannone di via Toffetti a Milano per partecipare al raduno musicale naziskin incominciato nel tardo pomeriggio. Lo spazio, che appartiene un privato ed è stato affittato, si trova all’interno di un’area delimitata tra l’altro da un alto muro di cinta, l’ingresso è  limitato soltanto a chi ha acquistato il biglietto e alle persone autorizzate: fotografi e giornalisti sono stati invitati a rispettare una distanza di sicurezza ‘’per proteggere la privacy dei partecipanti’’.

L’occasione dell’incontro. che ha scatenato numerose polemiche, è una serie di concerti di gruppi vicini alla sfera di estrema destra, che hanno richiamato appassionati anche da altre città italiane e qualcuno è arrivato anche dall’estero, in particolare Germania, Repubblica Ceca e Olanda. l servizio d’ordine impedisce l’accesso al capannone nel quale si svolge il “rave” di estrema destra, ma dall’esterno è possibile ascoltare testi razzisti come “Travestiti /Spacciatori/Marocchini/Culattoni/quanto tempo ancora li potremo sopportare?”, un pezzo intitolato “Giustizia” della band naziskin “Corona Ferrea”. 

 

"AGGREDITO UN NOSTRO REPORTER" - Il sito internet ‘Fanpage.it’ ha denunciato che un proprio reporter è stato aggredito, verso le 18 di oggi, durante una registrazione di un video da alcuni militanti di estrema destra che prendevano parte al raduno. Il giovane, giornalista pubblicista, 25 anni, sarebbe stato preso a schiaffi e gli sarebbe stato sottratta la scheda di memoria della videocamera. Per ora non ha presentato denuncia - ha spiegato il direttore di ‘Fanpage.it’, Francesco Piccinini - né è andato in ospedale. ‘’Era molto spaventato’’, ha detto il direttore. Nella card erano registrate alcune immagini della contestata manifestazione. Il reporter era riuscito ad entrare dentro la struttura dove si tengono i concerti, ma quando ha cominciato a intervistare i presenti - secondo quanto raccontato - è stato bruscamente allontanato. 

 

LA PREFETTURA: "NESSUN ALLARME PER L'ORDINE PUBBLICO" - Dalla Prefettura spiegano che il raduno "Al momento non comporta un allarme di ordine pubblico”. E dunque non lo si può vietare e neanche serve un’autorizzazione agli organizzatori. “Non emerge per ora un profilo di ordine pubblico per vietare quella manifestazione” ribadiscono dalla Prefettura, assicurando che "sono comunque state prese tutte le misure necessarie e predisposti i servizi di controllo".

LE POLEMICHE - Un raduno che scatena la polemica con il sindaco Pisapia indignato: “Oggi alle porte di Milano si ripropone l’inaccettabile presenza di una manifestazione di chiaro stampo neo-nazista, fatto questa volta maggiormente grave e inquietante data la sua annunciata dimensione internazionale. Milano non può accettare che si svolgano né ora né in futuro iniziative che attingano al repertorio dell’intolleranza razziale e politica in qualsiasi forma esse si presentino”. Il sindaco di Milano non può però bloccare la manifestazione. Nessuna area del Comune è stata data per questo evento.

Emanuele Fiano, presidente forum Sicurezza e Difesa del Pd, in una nota afferma: "Chiederò  personalmente al Ministro dell'Interno e Prefetto di Milano di intervenire per impedire il meeting previsto questa sera a Milano in zona Rogoredo di numerosi gruppi neonazisti italiani e non solo. Si stanno moltiplicando senza sosta eventi come questo, sia con la partecipazione di band musicali che no. Nell'occasione del raduno, nell'aprile scorso, vicino a Varese, centinaia di attivisti neo nazi festeggiarono il compleanno di Hitler".

Marco Granelli, assessore alla Sicurezza e coesione sociale, Polizia locale, Protezione civile, Volontariato: "Condanniamo fermamente ogni espressione che inneggi all’odio e fomenti la violenza. L’intolleranza razziale e politica non possono in nessun modo essere parte della vita della nostra città. Auspichiamo, che le istituzioni competenti vigilino in modo da evitare ogni problema di ordine pubblico".