Milano, 1 giugno 2013 - I ricercatori e gli studenti italiani sono hanno manifestato in via Mercanti a Milano per spiegare le ragioni della ricerca e affrontare il nodo della sperimentazione in laboratorio sugli animali. L'evento, organizzato dall'assocazione Pro-Test Italia, è iniziato alle ore 15 e ha visto la partecipazione di una nutrita schiera di esponenti del mondo della ricerca. Contro il presidio si è levata la voce di un manipolo di animalisti, che ha gridato slogan contro gli scienziati.

L'evento si poneva tre obiettivi: la difesa del diritto dei ricercatori a lavorare in un clima sereno e senza minacce; il riconoscimento del ruolo della sperimentazione animale nella ricerca di base e nello sviluppo delle terapie e la promozione di un'informazione alla portata di tutti su queste tematiche.
Alle 17 Giuliano Grignaschi, in rappresentanza della Basel Declaration Society, consegnerà cinquemila firme di solidarietà raccolte nel mondo della ricerca internazionale ad una delle vittime dell’irruzione del 20 sprile degli animalisti nei laboratori del Dipartimento di Farmacologia dell’Università di Milano, la dottoressa Bice Chini. 

Annunciando l'evento, la presidente di Pro-Test Italia, Daria Giovannoni, aveva dichiarato: “Scendere in piazza in difesa della sperimentazione su animali a fini di ricerca biomedica non significa solo schierarsi al fianco dei ricercatori, significa anche schierarsi al fianco dei malati che ancora aspettano una cura per le loro patologie. Senza ricerca su animali non avremmo, ad esempio, le terapie per il cancro al seno che oggi salvano la vita a centinaia di migliaia di donne ogni anno, né l'insulina che ha salvato, e tuttora salva la vita, a milioni di diabetici”.

Un gruppetto di animalisti ha interrotto la protesta e ha lanciato slogan antivivisezione e contro i ricercatori. La polizia li ha fermati e ha creato un cordone sanitario tra gli animalisti e i ricercatori per evitare un crescendo di tensioni.