Milano, 22 maggio 2013 -  Dopo alcuni momenti di tensione e scontri tra antagonisti e forze dell’ordine, la situazione davanti a Palazzo Marino è tornata tranquilla. Un gruppo di ragazzi del centro sociale Zam era arrivato per tre volte al contatto con le forze dell’ordine che hanno respinto ogni tentativo di sfondamento. Nei momenti concitati, dal gruppo di militanti del centro sociale si sono levati insulti contro il sindaco Giuliano Pisapia e sono stati lanciati alcuni fumogeni in direzione dell’edificio e degli agenti. La pioggia sembra aver risolto la protesta: "per oggi ce ne andiamo ma ritorneremo". 

 

SCONTRI DAVANTI AL MUNICIPIO - Momenti di tensione in piazza Scala, con la polizia che ha respinto i manifestanti dello Zam sgomberato. Un gruppetto di partecipanti al corteo ha fronteggiato le forze dell’ordine proprio davanti a palazzo Marino. “Giù i manganelli” hanno gridato i giovani dei centri sociali agli uomini di polizia e carabinieri. “Bravo Pisapia guarda cosa sta accadendo: fai chiudere i cancelli e alzare i manganelli”. A palazzo Marino sono stati chiusi tutti gli ingressi e davanti all’ingresso principale sono stati schierati i carabinieri in assetto antisommossa. obiettivo dei militanti era quello di entrare e discutere a Palazzo Marino "per fare democrazia dal basso, vogliamo andare in Sala Alessi che non e’ solo per i politici, per Expo e per Confindustria". Scattato poi un applauso in onore di Don Gallo, scomparso mercoledì, "anche per te portiamo avanti la nostra lotta". 

Più di un centinaio di antagonisti erano partiti in corteo dal piazzale di Porta Genova per protestare contro lo sgombero del centro sociale. La manifestazione si è  diretta al Comune di Milano per "chiedere al sindaco Giuliano Pisapia della sua politica sugli spazi sociali". Ad aprire il corteo uno striscione con la scritta "case, spazi, università, basta sgomberi in questa città". Gli occupanti del collettivo Zam sono sostenuti e accompagnati nella manifestazione anche da altre realtà cittadine, in primis da un gruppo della Ex-Cuem.

 

PISAPIA "VIOLENZA INACCETTABILE" - "La giunta di Milano ha sempre dimostrato la sua volontà di dialogare con tutti e di favorire la risoluzione dei problemi nell’ambito della legalità. Per questo è inaccettabile qualsiasi prepotenza e violenza davanti alla sede del Comune, la casa di tutti i milanesi”. Il sindaco di Milano Giuliano Pisapia ha risposto così agli antagonisti del collettivo Zam. "Oltretutto proprio in quel momento dentro il Comune si stava svolgendo un incontro sul tema dell’acqua come bene comune - ha aggiunto il sindaco - a dimostrazione dell’impegno di Milano su temi fondamentali per una equa distribuzione delle risorse e per la buona politica”.

 

L'ASSESSORE ALLA SICUREZZA - "Inaccettabile la resistenza opposta alle forze dell’ordine dagli occupanti abusivi dello stabile di via Olgiati. Non riescono a capire il concetto che occupare è illegale, come lo è ricorrere alla violenza, a dispetto di quello che pensano alcuni esponenti della sinistra. Solidarietà agli agenti di Polizia per gli atti di violenza che hanno dovuto subire questa mattina mentre svolgevano onestamente il proprio lavoro". Lo dichiara l’assessore alla Sicurezza della Provincia di Milano, il leghista Stefano Bolognini, che aggiunge: “Il collettivo Zam non è l’unica realtà del genere presente in città. Ce ne sono numerose, tra le altre da diverse settimane anche i centri sociali di Via Cola di Rienzo, piazza Stuparich e via Arbe. Chiederò al Prefetto che al prossimo Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza sia affrontato il problema dei centri sociali e che venga ripreso un piano puntuale di sgomberi e legalità”.

 

TENSIONE ALLO SGOMBERO - Alta tensione in via Olgiati a Milano, quartiere Barona, dove questa mattina c'è stato lo sgombero del centro sociale Zam (Zona Autonoma Milano). L'intervento delle forze dell'ordine è avvenuto alle 8.30 per eseguire un provvedimento di sequestro preventivo della struttura emesso dall'autorità giudiziaria. I militanti dello spazio occupato nel febbraio 2011, che da tempo erano in attesa dello sgombero, alla vista della polizia hanno dato fuoco a delle masserizie che avevano accatastato in una sorta di barricata a difesa della struttura. Barricata che è stata travolta da una ruspa e spenta dai vigili del fuoco. Gli antagonisti hanno lanciato sacchetti e palloncini pieni di vernice, prima di allontanarsi.

La polizia ha così preso possesso della struttura sul cui tetto erano anche saliti due antagonisti che avevano annunciato l'intenzione di non scendere fino a quando non ci fosse stata la garanzia di non essere denunciati. Dopo 2 ore sono scesi.