Milano, 11 maggio 2013 - Sconcerto fra la gente per la tragedia verificatasi sabato mattina nella zona Niguarda di Milano dove un uomo ha colpito a picconate cinque passanti, uno dei quali è morto.

IL BARISTA - "Non era mai successo nulla di così scioccante - ha dichiarato il barista del locale all’esterno del quale è stato aggredito a picconate un cliente, poi deceduto in ospedale, dal centrafricano poi catturato dai carabinieri -. Avevo aperto da poco quando abbiamo sentito le urla. Mi sono precipitato fuori e poi ho abbassato la serranda. La persona colpita è un nostro cliente abituale, una brava persona. Ma poteva capitare a chiunque, anche a me se fossi arrivato piu’ tardi"

"Ho sentito da fuori qualcuno che urlava di chiudersi dentro - racconta la barista - così mio marito ha chiuso la porta e abbiamo chiamato i soccorsi". Fuori da quel bar c’era un uomo agonizzante di 40 anni che morirà poco dopo a causa delle gravi ferite. La corsa dell’aggressore pero’ non si ferma: cammina per altri 200 metri e aggredisce un ragazzo di 19 anni.

 

I PASSANTI - "Siamo sconvolti - afferma S.S., 73 anni - questo è stato sempre un quartiere tranquillo e di stranieri non ce ne sono mai stati tanti”.  Non è il solo a sentirsi improvvisamente vulnerabile. "Siamo preoccupati - dice un giovane -. La mia ragazza abita qui: non oso pensare cosa sarebbe successo se fosse scesa a portare il cane proprio in quel momento".

 

IL PARROCO - "Le persone che ho sentito dicono che si tratterebbe del gesto di un folle. Sono tutti sconcertati". A dichiararlo il parroco della chiesa di S. Martino in Niguarda, che si trova in piazza Belloveso, nei pressi del luogo dell’aggressione. "Io stamani - spiega il sacerdote - quando sono sceso dall’abitazione per aprire la chiesa ho sentito le sirene di polizia e carabinieri. Poi alcuni parrocchiani mi hanno detto che c’era stata questa cosa, si sono formati capannelli di persone che commentavano l’accaduto. Certo c’era un po’ di preoccupazione tra i miei parrocchiani".