FIORI tra i capelli e sui cappellini e una festa speciale in giardino: per la diciottesima edizione di Orticola, la più attesa mostra mercato florovivaistica milanese, una frivolezza è diventata una tradizione da non mancare. Come ad Ascot, le tante signore che affollavano ieri sera i Giardini Pubblici Indro Montanelli di via Palestro per l’apertura ufficiale della manifestazione si sono esibite con acconciature in tema floreale a volte elaboratissime. Qualcuna ha sfoderato cappelli eccentrici a forma di pineta alpina, o di cestino con infilati rossi anthurium; altre sfoggiavano cappelli in paglia colorati a tesa larga su cui si arrampicavano rami di orchidee o da cui scendevano cascate di bouganvillae, altre ancora hanno approfittato degli esperti forniti dall’organizzazione che quest’anno, in un angolo tra il verde, intrecciavano le chiome con finte cavallette, fili d’erba, rametti di fragole di bosco e tanti tanti fiori freschi. Ma questo è solo il coté mondano di una manifestazione che vedrà nei prossimi tre giorni una vera folla di visitatori.

L’ALLESTIMENTO della mostra è come ogni anno spettacolare: la grande area verde intorno alla fontana e lungo i viali viene trasformata da 156 espositori in mille piccole oasi di piante rare, con accostamenti incredibilmente efficaci come iris e succulente abbinate alle cactacee o rovi e fucsie. Questa edizione si incentra in particolare su tre giardini a tema, commissionati a tre vivai storici, da copiare (ove possibile). Il primo è il “Giardino d’Ombra” di Vivai Nord, una composizione fitta di piante che prediligono la scarsa illuminazione invitano al riposo. Il secondo è una “Pergola degli agrumi”, una soluzione particolarissima che esula dai soliti rampicanti e che si può tranquillamente riprodurre, dicono, anche su un terrazzo di città, avendo l’accortezza di utilizzare gli aranci amari più resistenti al freddo per le zone del nord e centro Italia. Per chiudere, il “Giardino Mediterraneo”, adatto a qualsiasi terreno, dove si mescolano finocchi selvatici, papaveri e fiordalisi, piante che crescono sui bordi delle strade e lungo gli argini delle rogge.

IL SENSO di questa elegantissima kermesse, dove ci si può perdere tra nuove e antiche varietà di piante da fiore sta progressivamente cambiando. E l’attenzione di chi organizza e di chi espone si orienta sempre di più verso una nuova visione del verde, meno leziosa e più originale, in sintonia con il tema di Expo 2015 che sarà quello dell’alimentazione, del cibo e di conseguenza della coltivazione. Già negli ultimi anni si era notato un interesse crescente verso l’orto, che ormai (e in mostra suggerimenti e idee non nancano) è entrato nelle abitudini di tanti che anche sul balcone di casa si cimentano in piccole coltivazioni di erbe aromatiche, lattughe e ciliegini. Per gli agricoltori da terrazzo Orticola ha pensato il laboratorio “L’orto in vaso” ( sabato alle 11 e alle 16) e per indurre l’interesse nei bambini, due progetti: “Micoltivo, Orto a scuola” che presenta ai visitatori orti progettati dai bambini e mercatino, e il corso “Orticolando”, laboratorio di per imparare a fare l’orto (domenica alle 16).