Milano, 7 maggio 2013 Sembra tornata la calma all’Universita’ Statale di Milano dopo i tafferugli di ieri, nei quali erano rimasti lievemente feriti quattro studenti e due poliziotti. Nel pomeriggio gli studenti dei gruppi antagonisti hanno inscenato un corteo fino alla facolta’ di Scienze Politiche e successivamente sono rientrati nell’aula occupata Ex Cuem, oggetto del tentato sgombero di ieri. Fonti universitarie rendono noto che gli ex occupanti sono tornati nell’aula e che le forze dell’ordine hanno lasciato l’ateneo.

L’aula Ex Cuem, occupata da anni, e’ al centro di una controversia tra gruppi e direzione universitaria, che - secondo la componente studentesca - vorrebbe riempire lo spazio con distributori di bibite e generi alimentari e chiudere la libreria sita al suo interno. Versione totalmente opposta a quella fornita oggi in una lettera, dal rettore, Gianluca Vago, secondo il quale l’epilogo di ieri e’ “solo la conseguenza di una escalation crescente di gesti irresponsabili e atti di prevaricazione da parte di una esigua minoranza aggressiva, non tollerabili in democrazia ne’ ora ne’ in futuro. 

 

RIOCCUPATA LA LIBRERIA - Dopo il corteo, terminato poco prima delle 17, continua in universita' Statale la rioccupazione della ex Cuem. Chiuso il portone centrale sul cortile del Filarete, mentre gli studenti sciolta l'assemblea stanno riarredando la ex libreria, prima passandosi libri e dispense attraverso le grate delle finestre, poi liberamente dall'ingresso al 7, a lungo bloccato. Dopo le operazioni di riarredo e' in programma una nuova assemblea, questa sera. 

Non si ferma quindi il 'braccio di ferro' con il rettore Luca Vago che in una lettera spiegava la richiesta, ieri, di intervento delle forze dell'ordine come "conseguenza di una escalation crescente di gesti irresponsabili ed atti di prevaricazione da parte di una esigua minoranza aggressiva". Intanto, dall'account Twitter dell'ex Cuem si legge: "Di nuovo la polizia tenta di entrare in università".  I giovani dell'ex Cuem hanno come obiettivo quello di fissare un 'piano di recupero' degli spazi e delle azioni nei prossimi giorni, "per continuare a tenere alta l'attenzione su questa vicenda che vede l'amministrazione schierare contro noi studenti la polizia". Nel frattempo, dalla statale di Milano arrivano i ringraziamenti agli studenti de La Sapienza di Roma e dell'università di Napoli. Entrambi gli atenei sono stati teatro di manifestazioni di solidarieta'.

 

IL CORTEO - Intorno alle 15.30 oltre un centinaio di giovani è uscito dall'Università Statale di via Festa del Perdono a Milano per dirigersi in corteo verso il centro cittadino, per protestare contro lo sgombero dell'ex libreria Cuem. Il corteo, partito al termine di una affollata assemblea in Università durante la quale sono intervenuti anche rappresentati dei lavoratori "in lotta" del San Raffale e della Maflow, è aperto dallo striscione "Loro distruggono, noi ricostruiremo" firmato 'ExCuem'. 

Dopo aver raggiunto la sede di Scienze politiche in via Conservatorio (dove hanno appeso alcuni striscioni contro la repressione poliziesca), circa 200 tra studenti universitari e militanti antagonisti sono arrivati alle 16.10 in via Larga alle spalle della sede dell'università Statale di via Festa del perdono da dove il corteo era partito. Durante il tragitto alcuni cronisti, che stavano svolgendo il loro lavoro, sono stati intimidi. Il traffico in tutto il centro cittadino è andato in tilt. Bersaglio degli slogan sono soprattutto le forze dell'ordine dopo "il pesantissimo intervento repressivo" condotto ieri pomeriggio nel chiostro della Statale.

 

ASSEMBLEA IN STATALE - Assemblea aperta, con circa 300 persone, nell'atrio della Statale "per capire come riprenderci il nostro spazio" e per riflettere "sui fatti di ieri", dopo gli scontri tra studenti e polizia per gli spazi della Libreria Ex-Cuem in via Festa del Perdono.

 

IL RETTORE DELL'UNIVERSITA' - Le brutte scene, di 'scontri' tra forze dell'ordine e un gruppetto di studenti, ieri alla Statale di Milano, per liberare un'aula da tempo occupata, hanno una spiegazione che va indietro nel tempo. La fornisce in una lettera, inviata al personale e agli studenti dell'Universita' degli Studi di Milano, il rettore Gianluca Vago, secondo il quale l'epilogo di ieri e' "solo la conseguenza di una escalation crescente di gesti irresponsabili e atti di prevaricazione da parte di una esigua minoranza aggressiva, non tollerabili in democrazia ne' ora ne' in futuro.

Il rettore vuole far chiarezza su una vicenda fatta di 'soprusi' e 'intimidazioni' che va avanti da oltre un anno, da quando cioe' un "ristretto gruppo di individui, gia' ampiamente noti alle forze dell'ordine" ha occupato i locali dell'ex libreria Cuem, trasformandoli in un centro di aggregazione. "In questa specie di 'centro sociale' - si legge nella lettera del rettore Vago - persone di varia estrazione, anche non universitari, hanno svolto attivita'' (raduni, ristorazione, festini, concerti, ecc.) molto lontane dall'ipotesi culturale per la quale la Cuem aveva ottenuto a suo tempo l'autorizzazione da parte dell'Ateneo. Lo scambio e la vendita di libri, comunque illecita, hanno rappresentato sempre un aspetto del tutto secondario delle loro attivita'. Il rettore assicura che dallo scorso novembre, fin dall'inizio del suo mandato, sono stati compiuti ripetuti tentativi per convincere "gli occupanti a ricondurre la loro esperienza nell'ambito della legalita', costituendo una regolare associazione e formulando proposte ragionevoli e costruttive per l'utilizzo degli spazi".