Milano, 5 maggio 2013 - Teatro Smeraldo, Teatro Derby, Teatro Ciak, Cinema Maestoso, Cinema Splendor, Teatro Lirico. Sono solo alcuni degli spazi per l'arte e per la cultura chiusi a Milano negli ultimi anni. Il collettivo Macao pensa che "insieme a quelle saracinesche si sono spenti sogni, immagini, pensieri, simboli, oltre che contratti, posti di lavoro, flussi di reddito. Milano commemora la morte dei suoi artisti, ma abbandona i luoghi dove questi e altri artisti sono cresciuti, trovandovi l'intreccio di linguaggi, relazioni e idee attraverso il quale formarsi".

Ei fu. Siccome immobile, altri devono volare, con i corpi, con l'immaginazione e con l'intelligenza. Secondo il collettivo "i luoghi dell'arte e della cultura non sono spazi neutri da capitalizzare, ma orizzonti, possibilità di sogno, di relazione, di costruzione di una socialità e di una economia differente. Affermare che arte e cultura sono beni comuni, affermare anche il desiderio di riappropriarsi della città, del tempo, deidiritti e della felicità di questi artisti". Per questo, Macao annuncia di aver liberato e dato vita per questa giornata ad un altro spazio chiuso a Milano: il Cinema Manzoni.

I giovani del collettivo, circa 150 si sono dati appuntamento davanti a palazzo Marino. E da li’, sotto la pioggia, si sono diretti verso il loro ‘obiettivo’ passando per via Monte di Pieta’ e via dei Giardini. Nella sala cinematografica, e’ stato riferito, i nuovi ‘inquilini’ dovrebbero tenere oggi un incontro sulla ‘’storia’’ del cinema Manzoni, ora ‘’liberato’’, e poi anche un concerto. ‘’Festeggiamo con una nuova azione per sensibilizzare la citta’ all’utilizzo del patrimonio culturale’’ ha spiegato Emanuele, uno dei rappresentanti del collettivo. 

IL COMUNE - "Garantire che all’interno del progetto di ristrutturazione dell’ex cinema Manzoni proposto dalla proprietà vengano dedicati spazi per la cultura". Lo hanno fatto sapere il vicesindaco di Milano Lucia De Cesaris e l’ assessore alla Cultura, Filippo Del Corno, in una nota in cui replicano ai lavoratori dell’arte del collettivo Macao che oggi hanno occupato la sala cinematografica chiusa da tempo.
"Il Comune - si legge nella nota -  nel rispetto dei ruoli e nell’ottica di superare l’attuale stato di abbandono dell’ immobile, sta negoziando affinche’ la sua riconversione mantenga spazi riservati alla cultura".
"Questa amministrazione - hanno inoltre ricordato il vicesindaco e l’assessore - nell’ambito delle proprie competenze, ha avviato, con Temporiuso, un percorso con l’ obiettivo restituire alla cultura spazi abbandonati affidandoli ad associazioni presenti sul territorio. Milano peraltro ha gia’ da tempo lanciato l’appello affinche’ Stato e Regione approvino norme che introducano modalita’ piu’ semplici, rapide e snelle, per l’assegnazione di spazi e immobili in disuso e abbandonati, anche di proprieta’ privata".