Milano, 3 maggio 2013 - ''Si può essere d'accordo o no con il governo, ma queste affermazioni non mi piacciono, non ha senso farle, perché si prestano solo a critiche senza alcun vantaggio''. Lo ha detto Roberto Maroni, leader della Lega Nord e presidente della Regione Lombardia, parlando, a margine dell'intitolazione a Enzo Jannacci dell'auditorium di Palazzo Pirelli a Milano, delle polemiche sulle frasi di Borghezio sul ministro all'integrazione Cecile Kyenge. Maroni non si è sbilanciato sull'ipotesi di provvedimenti nei confronti di Borghezio. ''Ho parlato con lui al telefono - ha concluso - per dirgli che non condivido le sue parole''.

Maroni ha poi bacchettato il governo Letta per il numero di sottosegretari. "Troppi, si è dovuto dare soddisfazione a tanti mal di pancia dei partiti. Si e' abbondantemente esagerato". Sull'Imu ha aggiunto. "E' chiaro che l'Imu dev'essere cancellata, e non solo sulla prima casa. Ma non devono essere penalizzati i Comuni e gli enti locali. Sono d'accordo con Berlusconi: compito del governo non è solo cancellare l'Imu, deve anche trovare le risore per compensare i Comuni. Se cancellassimo l'Imu e insieme i trasferimenti ai Comuni non sarebbe una buona cosa". Secondo Maroni, "c'è molta confusione, questo governo delle larghe intese è iniziato come governo delle larghe confusioni".

Maroni, che lunedì nominerà i due sottosegretari che lo affiancheranno in Regione, ha poi aggiunto: "La Lega vuole essere protagonista della Convenzione, perché deve introdurre il Senato federale che è un copyright della Lega". "Nel governo non ci interessano le poltrone - ha detto - "Vedo, invece, che il Movimento 5 Stelle chiede poltrone, come la presidente del Copasir o della Vigilanza Rai", ha aggiunto rinnovando le critiche al movimento di Beppe Grillo.