Milano, 24 aprile 2013 - L'ex tesoriere della Lega Nord, Francesco Belsito, è stato arrestato dalla Guardia di Finanza per associazione a delinquere e truffa aggravata in relazione all'inchiesta sui fondi del Carroccio.

Belsito era già indagato per appropriazione indebita e truffa aggravata nell’ambito dell’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto di Milano, Alfredo Robledo, e dai pm Roberto Pellicano e Paolo Filippini. L’inchiesta era prossima alla chiusura e poi è arrivata la svolta di stamani con gli arresti anche per l’ipotesi di associazione per delinquere. Nell’ambito delle indagini i pm, stando a quanto era emerso nelle scorse settimane, avevano quantificato in circa 19 milioni di euro le spese sospette con fondi pubblici ottenuti dalla Lega, quando a guidare la tesoreria c’era Belsito. 

 

ARRESTI E RICERCATI  - Arrestato anche Stefano Bonet l’uomo degli investimenti del Carroccio in Tanzania e Romolo Girardelli, che era ricercato in queste ore dai militari. Girardelli, già indagato nell'inchiesta, è il procacciatore di affari che era legato, stando alle indagini, all'imprenditore veneto Stefano Bonet. Da quanto si è saputo, una quarta persona e' ricercata e sarebbe all'estero.

 

TRUFFA DA 8 MILIONI - A Belsito e all'imprenditore Stefano Bonet, arrestato con lui, è contestata una truffa da 8 milioni di euro. Bonet è indagato anche per riciclaggio. Arrestato anche Romolo Girardelli, ricercato Stefano Lombardelli, per gli stessi reati. I quattro "si associavano tra loro - si legge nell'ordinanza - allo scopo di commettere una serie indeterminata di delitti di appropriazione indebita, riciclaggio, truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche, costituendo un'organizzazione stabile". Belsito avrebbe approfittato della sua posizione politica per "influenzare le decisioni di istituzioni e di grandi imprese pubbliche e private".

 

SPUNTA UNO YACHT  PER RICCARDO BOSSi - Spunta uno yacht dal valore di 2,5 milioni di euro per Riccardo Bossi nell'ordinanza di custodia cautelare a carico, tra gli altri, dell'ex tesoriere della Lega Francesco Belsito. Un'imbarcazione di lusso che il figlio di Umberto Bossi "avrebbe a suo tempo acquistato avvalendosi di un prestanome grazie a un'ulteriore appropriazione indebita di Belsito". Proprio spiegando l'attualità delle esigenze di custodia cuatelare a suo carico, il gip spiega che, nonostante la sua espulsione dal partito, permane il "pericolo di recidiva giacche' le condotte qui contestategli trovano il sostanziale presupposto nell'attivita' latu sensu politica che Belsito svolgeva nell'ambito del partito".

 

INCONTRO MARONI-BONET -  In un'intercettazione del 27 gennaio 2012 tra Stefano Bonet e Romolo Girardelli "si parla dell'incontro che il primo dovra' tenere con Maroni, Castelli e Calderoli come di un'opportunita' per rilanciare l'attivita' andando oltre Belsito". E' quanto scrive il gip di Milano Gianfranco Criscione nell'ordinanza di custodia cautelare a carico di Belsito, Girardelli, Bonet e Lombardelli, l'ultimo sviluppo dell'inchiesta sui conti della Lega. L'incontro, che non e' noto se sia poi effettivamente avvenuto, viene cosi 'inquadrato' dal gip: "in gioco sembra esservi anche l'eredita' del rapporto con la Lega, laddove vi e' nelle ambizioni di Bonet e Girardelli di proseguire comunque i loro affari nell'orbita di quel partito".

 

INDAGATI ANCHE A REGGIO CALABRIA - I tre sono indagati anche a Reggio Calabria. Belsito è indagato per riciclaggio con l'aggravante di avere favorito la cosca di 'ndrangheta dei De Stefano insieme ad altre sette persone, tra le quali il consulente legale Bruno Mafrici, di Melito Porto Salvo, Romolo Girardelli, ritenuto dagli investigatori legato alla 'ndrangheta, e l'imprenditore veneto Stefano Bonet. Nell'aprile dell'anno scorso la Dda di Reggio Calabria effettuo' una serie di perquisizioni nei confronti delle persone indagate. Furono sequestrati anche documenti e supporti informatici. L'attivita' investigativa, coordinata dal pm reggino Giuseppe Lombardo, e' attualmente in corso. Nei mesi il magistrato si e' recato a Lugano dove ha incontrato i colleghi elvetici e acquisire alcuni documenti utili alle indagini.

L'ipotesi dell'accusa e' che Belsito avrebbe richiesto il supporto di una societa' fiduciaria con sede a Lugano per la predisposizione di strutture societarie attraverso le quali giustificare il trasferimento all'estero di denaro tenuto in Italia. Gli inquirenti sono anche a caccia di un conto cifrato in Svizzera che potrebbe essere stato messo a disposizione degli emissari milanesi della famiglia di 'ndrangheta dei De Stefano di Reggio Calabria per riciclare il denaro provento delle attivita' illecite di una delle cosche piu' potenti. L'inchiesta coordinata dalla Dda di Reggio Calabria, infatti, ipotizza che tra i fondi neri della Lega finiti all'estero vi possa essere anche il denaro frutto degli affari illeciti della cosca De Stefano, fatto confluire nella massa di denaro gestita da Belsito allo scopo di riciclarlo e ripulirlo per nuovi investimenti.

 

PM: "CON BELSITO COMITATO D'AFFARI" - Un ''comitato d'affari'' che utilizzava la propria influenza per gestire presunti rapporti illeciti nel mondo dell'imprenditoria italiana. Lo ipotizza la Procura di Milano nel filone di inchiesta che, in base agli approfondimenti sul capitolo Fincantieri, ha portato in carcere anche l'ex tesoriere della Lega Francesco Belsito.

 

IL LEGALE DI BELSITO -  ''Da quanto si puo' sapere al momento, l'arresto non e' relativo alla questione delle spese del partito, ma riguarda societa' e movimentazioni di denaro''. Così' il legale di Francesco Belsito, avvocato Alessandro Vaccaro, ha parlato del provvedimento di custodia cautelare in carcere per l'ex tesoriere del Carroccio. ''Siamo meravigliati, comunque, che l'arresto arrivi ora, ad un anno dall'interrogatorio'' ha concluso il legale.  Il legale ha chiarito che Belsito e' stato arrestato stamani verso le 6, nella sua casa di Genova, e portato a Milano, probabilmente nel carcere di San Vittore. Il difensore ha aggiunto inoltre che il provvedimento e' ''connesso al suo ruolo passato di tesoriere'' ma ha chiarito che dovra' leggere attentamente l'ordinanza di custodia cautelare. Le carte che diedero l'avvio all'inchiesta milanese vennero trasmesse a Milano dai pm di Napoli Henry John Woodcock e Vincenzo Piscitelli, i quali tra l'altro nell'ambito delle indagini interrogarono per oltre 20 ore Nadia Dagrada, l'ex segretaria di Umberto Bossi.

 

IL CARROCCIO PARTE CIVILE - La Lega Nord si considera lesa dall'attivita' del suo ex tesoriere Francesco Belsito e si costituira' parte civile. E' quanto si apprende da fonti qualificate del Carroccio che sottolineano come Belsito sia stato gia' espulso da mesi dalla Lega. Maroni avrebbe gia' dato mandato ai legali per presentare, appena sara' possibile, la richiesta di costituzione di parte civile.

 

SALVINI - "Hanno arrestato Belsito? Per fortuna è soltanto una pagina, una brutta pagina, di un passato che non ritornerà - ha scritto Matteo Salvini, segretario della Lega lombarda - Per fortuna, e grazie alle nostre migliaia di Militanti, la Lega ha cambiato, ha ripulito, è ripartita e sta lavorando, bene, nei quasi 1.000 Comuni che amministra, e nelle 3 principali Regioni del Nord. Chi ha sbagliato ha pagato o pagherà, la Lega lavora per il Futuro! Anzi, alla faccia dei gufi, la Lega E’ il Futuro”.