Milano, 7 aprile 2013 - Il prossimo 9 aprile partirà anche a Milano la raccolta firme indetta a livello nazionale dall'Unione delle Camere Penali a sostegno delle tre proposte di legge di iniziativa
popolare promosse da un vasto cartello di organizzazioni e associazioni per combattere il sovraffollamento delle carceri.

I penalisti milanesi martedì prossimo saranno presenti davanti al Palazzo di Giustizia, in corso di Porta Vittoria, con un banchetto per le sottoscrizioni a sostegno della campagna ''Carcere, droghe e diritti umani'' nata anche alla luce della sentenza con cui la Corte Europea, all'inizio dell'anno, ha condannato l'Italia per trattamenti disumani e degradanti, in relazione allo stato degli istituti di pena del nostro Paese, problema ritenuto dal Presidente Giorgio Napolitano di ''prepotente urgenza'' al quale, questo l'invito del capo dello Stato, bisogna porre fine.

Secondo i dati resti noti dalle Camere penali, solo l'anno scorso sono entrate in prigione per violazione della normativa antidroga 28mila persone, fra consumatori e piccoli spacciatori, mentre sono oltre preclusi da vincoli assurdi e dall'applicazione della legge Cirielli sulla recidiva''.

Per gli avvocati è, quindi, ''urgente la cancellazione delle norme più deleterie e ''affolla-carcere'' della legge sulle droghe, al fine di evitare l'arresto agli accusati di detenzione di sostanze stupefacenti per fatti di ''lieve entità'' e per far uscire i tossicodipendenti e destinarli a programmi alternativi, oggi diritti dei detenuti e di riduzione dell'affollamento penitenziario e la modifica della legge sulle droghe ''nei punti piu' odiosi che provocano tanta carcerazione inutile''.

Le tre proposte di legge, per le quali si raccolgono le firme, riguardano rispettivamente, l'inserimento nel Codice Penale del reato di tortura secondo la definizione data dalla Convenzione delle Nazioni Unite; i 15mila i tossicodipendenti ristretti su un totale di 67mia: la metà dei detenuti ammassati e stipati nelle patrie galere hanno a che fare con la legge sulle droghe.