Milano, 23 marzo 2013 - Quasi pronta la prima moschea sul territorio milanese? Ancora presto per dirlo. Certo, la comunità islamica turca Milli Gorus ha già iniziato a costruire un immobile in cui dovrebbe sorgere anche un minareto e una cupola in via Maderna, una strada senza uscita tra via Salomone e via Mecenate. I lavori sono a buon punto e i responsabili della comunità islamica assicurano che saranno completati entro la fine dell’anno. Ma lavori per fare cosa? Una moschea? Ufficialmente no. Nessuno ha inviato al Comune una richiesta per realizzare un luogo di culto islamico con tanto di minareto. La pratica di cambio di destinazione d’uso non è stata ancora presentata.

Risultato: il Comune nega che in via Maderna si stia costruendo una moschea. Il vicesindaco e assessore all’Urbanistica Ada Lucia De Cesaris è netta: «La costruzione delle moschee è regolata da norme ben precise. Allo stato attuale nessuna richiesta in tal senso è pervenuta ai nostri uffici. Escludo, quindi, che sia in corso la realizzazione di una presunta moschea, salvo che non si tratti di un intervento abusivo». Insomma, nessuna moschea in costruzione, almeno ufficialmente. Palazzo Marino «gela» la comunità islamica turca. La De Cesaris, intanto, aggiunge: «Sono già state avviate tutte le verifiche sul cantiere. Come è noto l’amministrazione ha avviato un percorso con tutte le comunità religiose proprio al fine di evitare queste situazioni e per consentire la realizzazione dei luoghi di culto nel rispetto della legge». Il percorso di cui parla la De Cesaris, avviato dall’ormai ex vicesindaco Maria Grazia Guida, ora è di competenza del nuovo assessore all’Educazione Francesco Cappelli.

L’opposizione in Comune, intanto, va all’attacco. Il capogruppo della Lega Alessandro Morelli osserva: «Quello adottato dalla comunità islamica turca è un percorso inaccettabile. Di più. Una presa in giro. Vogliono forzare la mano e ottenere le autorizzazioni del Comune a moschea ormai realizzata. Sarebbe un precedente pericolosissimo». Di tutt’altro parere Abdel Hamid Shaari, presidente del centro culturale islamico di viale Jenner: «Valuto positivamente i lavori in via Maderna. È ora che Milano, in vista dell’Expo 2015, si doti di almeno una moschea. Il nostro progetto? Per ora è in alto mare, le elezioni hanno bloccato tutto. Abbiamo scritto a Cappelli per chiedergli un incontro: vogliamo riprendere il discorso interrotto con la Guida».

M.Min.