Milano, 21 marzo 2013 - «Dallo scorso mese di maggio frequento un gruppo di ragazzi che si chiamano Trebol e si riuniscono “al quadrato” (un parco di Romolo). Per entrare nel gruppo ho dovuto dimostrare di saper pestare a sangue uno incontrato a caso per la durata di cinque minuti...potevo usare le armi che mi avevano dato loro prima». Pronti a tutto pur di diventare «the king» persino all’eliminaziona fisica dei rivali, a colpi di machete, o a colpi di coltello. Controllare il territorio, i parchi, vendicare lo scambio delle donne. La testimonianza è scritta nella richiesta che ha portato all’arresto di 57 affiliati alle bande dei Latinos, nel corso dell’operazione «AmorDeRey».

Gli investigatori parlano di «gravissimo allarme sociale». «Il continuo fermento dell’universo giovanile latino-americano ha trovato nuova linfa nei giovani di seconda generazione e nella diffusione dei social network (facebook e Hi5) che agevolano i contatti con la patria e facilitano gli scambi di notizie, materiale, nonchè del desiderio di emulazione delle gesta ed attività criminali commesse all’astero dalle bande latinoamericane, oltre che nei Paesi di origine, negli Usa e in Spagna». Ma è la ferocia delle regole, il ricorso a una violenza facile e brutale che colpisce nelle parole dei giovani, intercettate dalla polizia.

Punizioni fisiche previste in caso di mancato rispetto degli ordini e delle regole, condanne in caso di uscita dal gruppo senza autorizzazione dei superiori, somme di denaro estorte ai membri. E ancora, aggressioni fisiche e rapine per contrapporsi ai rivali e commissione dei reati per assicurare il sostegno dei gruppi. Furti, rapine e spaccio di modiche quantità di stupefacenti, in genere davanti a scuole e parrocchie. Nella richiesta di misure cautelari il pm Adriano Scudieri mette in evidenza un fenomeno diffuso e «gravissimo». Scontri violentissimi che si sono riaccesi negli ultimi mesi con tentativi di omicidio. Armati, organizzati in modo quasi militare, i componenti della gang si scontrano tra loro, i potentissimi Neta e con i Chicago, i Trinitarios con gli acerrimi rivali, i Comando. Negli anni le strutture delle bande storiche, come quella dei Latin King, si sono sfaldate e rimescolate.

«Oltre alle gang storiche, - si legge nell’ordinanza - ne sono sorte altre, spiccatamente italiane che tendono a riprodurre riti e regole tradizionali. La presenza di nuove bande ha contribuito ad alimentare nuovi e numerosi episodi di scontro». All’aumento delle pandillas presenti a Milano si è accompagnato un aumento esponenziale dei giovani affiliati e dei reati a loro riconducibili.
 

anna.giorgi@ilgiorno.net