Milano, 18 marzo 2013 - Più di 400mila euro di danni solo alle banche, devastate dalla rabbia dal corteo per ricordare «Dax», il giovane accoltellato a morte dieci anni fa da militanti politici di opposta fazione. E una stima meno approssimativa si potrà fare solo nei prossimi giorni. Vetri sfondati con picconi, mazze, pietre e calci. Edifici storici imbrattati. Sabato per i centri sociali di tutta Italia doveva essere il giorno della memoria, è stato invece quello della violenza. Non è stata risparmiata nessuna banca lungo corso Italia e corso di Porta Romana: almeno una decina le filiali prese di mira. «Il denaro uccide» è stato scritto sui vetri di Cariparma e, dove il vetro ha ceduto, sono stati lanciati all’interno fumogeni che hanno causato principi d’incendio, come nel caso della Banca Popolare di Sondrio.

Presa di mira anche la sede della Bnl e della Barclays in corso di Porta Romana. Vernice sulla facciata, vetri rotti, e fumogeni anche all’interno della discoteca «Lime Light» di via Castelbarco, accusata di «ospitare serate con estremisti di destra». Il corteo ha deviato rispetto al percorso concordato inizialmente con la questura, un gruppetto di manifestanti passando davanti alla scuola militare Teulié ha imbrattato la facciata con scritte come «Diserta allievo». Poi, dopo aver rotto il portoncino di ingresso a calci, sono stati lanciati nell’atrio fumogeni anche attraverso alcune finestre aperte. Un principio di incendio ha provocato danni, che ieri il comando dell’Esercito ha sottolineato in una nota. Lanci di bottiglie e cori di insulti anche contro la polizia che non ha mai caricato i manifestanti, nei momenti di massima tensione ha risposto con i lacrimogeni.

Devastate anche una decina di auto di lusso parcheggiate sulla strada battuta dal corteo. Toccherà ai proprietari riparare le vetture a proprie spese, salvo il contributo dell’assicurazione. Il giorno dopo la manifestazione si tenta di fare il punto sulla scia di danni. A questi vanno aggiunti i disagi per il traffico in tilt, tutta la zona del percorso del corteo è stata chiusa al traffico, in particolare via Tabacchi dove c’è la sede del commissariato Ticinese. Anche le stazione della metropolitana di Corvetto e Porto di Mare sono state chiuse per sicurezza. Mentre dal sindaco Giuliano Pisapia, che della famiglia di Dax fu anche avvocato ai tempi del processo, esprime condanna per le devastazioni, il deputato di Fratelli d’Italia Edmondo Cirielli annuncia già un’interrogazione parlamentare all’indirizzo del ministro dell’Interno.
 

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