Milano, 23 febbraio 2013 - Una corsa in palestra come aveva fatto tante altre volte durante le lezioni di educazione fisica. Del resto lo sport lo praticava anche fuori da scuola. Solo che quella mattina, a un certo punto, il cuore ha cessato di battere. Mauro (nome di fantasia, ndr), 14 anni, è crollato a terra. A soccorrerlo ci ha provato il professore mentre i compagni di classe, disperati, lanciavano l’allarme. Poi la chiamata al 118 e il trasporto d’urgenza all’ospedale San Raffaele.  Ora lotta tra la vita e la morte.


Una mattina di angoscia quella di giovedì al liceo linguistico e tecnico turistico Pasolini, in via Bistolfi. Sono le 10 e suona la campanella della terza ora di lezioni. In programma per la classe di Mauro c’è scienze motorie, come si chiama oggi educazione fisica. I ragazzi scendono in palestra, cominciano a fare gli esercizi ginnici e qualche corsetta. Inizialmente, nulla di diverso dal solito. «Ma dopo quasi venti minuti – racconta una studentessa – Mauro è crollato per terra. Svenuto. All’inizio pensavamo fosse caduto per lo sforzo eccessivo, ma nessuno riusciva a rianimarlo: aveva perso i sensi».


L’insegnante di educazione fisica tenta il massaggio cardiaco, i ragazzi cominciano a invocare aiuto. La voce corre nei corridoi, raggiunge la segreteria e gli uffici dirigenziali. Scatta l’emergenza.
La scuola avverte il 118 e sul posto accorrono un’auto medica e un’ambulanza che constatano l’arresto cardiaco. «Hanno utilizzato il defibrillatore – continua la ragazza – ma Mauro non si riprendeva più».
Poco dopo le 11, Mauro viene trasportato all’ospedale San Raffaele, per essere poi ricoverato in condizioni disperate al reparto di cardiochirurgia. Da giovedì è sottoposto a terapia intensiva in attesa di un trapianto.

«È nelle mani dei medici», si disperano gli insegnanti del Pasolini che non si capacitano come un ragazzino di 14 anni possa avere un attacco cardiaco. A scuola e nella sua classe, una prima, non si parla d’altro. «Era uno studente sportivo, non ha mai avuto problemi. Non ci posso credere che sia successo a lui», dice Claudia, quasi tra le lacrime. Su Facebook si diffonde la solidarietà dei suoi amici e compagni di classe. Anche dei liceali che non lo conoscevano.

«Mauro, siamo tutti con te! Buona fortuna, ti auguriamo di riprenderti al più presto!», lancia il suo augurio il collettivo studentesco del Pasolini, approvato da 159 «Mi piace». Perché anche chi non era in quella palestra si sente vicino a Mauro e ai suoi famigliari. Continue sono le richieste di aggiornamenti sul social network. «Siamo tutti scioccati – spiega Manuela – e speriamo che ce la faccia». Ieri pomeriggio si era anche diffusa la falsa notizia del decesso, che aveva gettato nel dolore tutti gli studenti. Poi, per fortuna, è rientrata. Ma il ragazzo continua a versare in condizioni disperate.

di Luca Salvi