Milano, 14 febbraio 2013 - "Non lasciamo i nostri figli in una scuola dove si allaga l’atrio e si staccano i pannelli del soffitto: se non ci danno un’altra sede, li ritiriamo". Laura Boy, mamma della media Cassinis di via Hermada, è un fiume in piena e insieme a Katia Maccarrone ha passato tutta una mattinata per recuperare certificati che attestassero l’agibilità dell’istituto nel quale lunedì sono intervenuti i vigili del fuoco e i tecnici del Comune. Il motivo: i pannelli venuti giù nell’atrio causa infiltrazione d’acqua fuoriuscita da un calorifero spaccatosi nel fine settimana. "Ma nessuno ha dichiarato nero su bianco che gli alunni potessero rientrare. Se mi chiederanno la giustificazione per mio figlio, porterò la denuncia che intendo presentare ai carabinieri". Detto fatto: alle 11.30 le due mamme, dopo un continuo andirivieni in cerca di informazioni tra via Hermada e via Passerini, dove si trova la sede principale dell’istituto, hanno ritirato i ragazzini. Il Comune, tuttavia, spiega che "la scuola è in sicurezza. Oggi torneranno i tecnici per risistemare calorifero e soffitto. I vigili del fuoco lunedì non hanno dichiarato l’inagibilità della struttura e per questo non è necessario un documento che attesti la sicurezza degli alunni, che non sono in pericolo». E che nei due giorni scorsi sono ritornati in classe.

Non tutti, però. Altre famiglie condividono la scelta delle due mamme. "Se è a posto, perché la scuola deve essere demolita?", si chiede Laura Boy, visto che da anni Palazzo Marino prevede l’abbattimento e la ricostruzione dell’edificio di via Hermada, prefabbricato del 1963. «Dovevano abbatterlo quando andava a scuola io 20 anni fa», ricorda Katia Maccarrone. La consigliera di Zona 9 Antonella Lo Consolo afferma: "I problemi della Cassinis non riguardano la sicurezza ma la vivibilità dell’edificio, che presenta problemi di manutenzione e temperature rigide".

Le due mamme hanno scovato un documento nella segreteria di via Passerini: una mail nella quale il Comune rassicura Lo Consolo sulle condizioni dell’edificio, in particolare sulla presenza di amianto, smentita da verifiche tecniche. "Ma sulle condizioni generali, nulla — continuano le due mamme — e non dimentichiamo che la Giunta precedente ha affittato due scuole del quartiere di sua proprietà a privati. Se non avremo risposte dal Comune, le occuperemo". Nel tardo pomeriggio, la questione è stata messa sul tavolo del Consiglio d’istituto: Rossella Mella, presidente dell’associazione genitori, ha invitato tutti "ad abbassare i toni". Poi, "chiederemo al Comune di considerare la scuola non più una priorità ma un’emergenza assoluta, di destinarle fondi previsti per altre scuole e di farci sapere per tempo dove verranno trasferite le classi".

Altre famiglie, intanto, stanno valutando se tenere a casa i figli lunedì, dopo le feste di Carnevale (che iniziano oggi). Da Palazzo Marino fanno sapere che gli assessori ai Lavori pubblici e alla Scuola incontreranno al più presto con le famiglie della scuola Cassinis.