Milano, 6 febbraio 2013 - Le banche non danno credito. La gente non ha soldi per comprare casa. E i prezzi delle abitazioni continuano a scendere. La fotografia del mercato immobiliare a Milano e provincia. Parlano chiaro i numeri raccolti nel secondo semestre 2012 dall’Osservatorio della Camera di Commercio. Tutti col segno «meno»: -48,4% di nuovi mutui in un anno (47,9% nel resto d’Italia), -21,7% di vendite (-23,9% a livello nazionale) e calo dell’1,2% delle quotazioni al metro quadro. Un trend consolidato. Che non si invertirà nemmeno nel 2013, almeno stando alle previsioni: «Il nuovo importante crollo del numero delle transazioni che ha caratterizzato il 2012 è un segnale allarmante», sottolinea Marco Dettori, presidente di Osmi Borsa Immobiliare. Le buone notizie, se così si possono chiamare, sono tutte per i potenziali acquirenti, anche se spesso domanda e offerta non si incontrano. In ogni caso, oggi comprare casa a Milano costa meno rispetto al passato. Un po’ dappertutto. Ecco i dati: il prezzo medio in città per gli immobili residenziali di classe energetica A-B si attesta a quota 5.133 euro al metro quadrato, passando dai 13.300 euro di corso Vittorio Emanuele-piazza San Babila ai 2.650 euro di Musocco-Villapizzone.

 

Le diminuzioni più consistenti? Nei Bastioni Repubblica-Porta Nuova, si è registrato un calo del 5,3%, mentre al quartiere Sant’Ambrogio-Torretta le case si sono deprezzate del 5,6%; in centro storico, flessioni intorno al 1% per la zona Missori-Santa Sofia e del 2,6% lungo l’asse piazza Diaz-Duomo-Scala. In controtendenza, tra le aree periferiche, la zona compresa tra viale Argonne e viale Corsica (+1,2%). Una discesa inesorabile. Ma le soluzioni ci sono, a sentire Gabriele Bisio, numero uno del Gruppo giovani di Assimpredil Ance (l’associazione dei costruttori), che fa appello al prossimo governo della Lombardia: «Si dovrebbe creare un fondo regionale per sostenere le coppie di ragazzi che non riescono a ottenere finanziamenti dalle banche».

 

di Nicola Palma