Milano, 25 gennaio 2013 - Una firma molto controversa, quella attuata nei giorni scorsi fra i lavoratori del San Raffaele e l'azienda: ''L'accordo è stato firmato solo da una parte delle Rsu, ma da nessuna delle sigle sindacali - racconta Angelo Mulè -. Abbiamo firmato con forti mal di pancia, e solo per evitare il licenziamento di 244 persone''. Così il coordinatore delle Rsu ha spiegato ai dipendenti dell'ospedale San Raffaele di Milano, la scelta di firmare l'accordo con l'azienda presso il tavolo del ministero del Lavoro.

"Ci sono però parecchie ombre - ha continuato - dal momento che l'azienda non voluto scrivere esplicitamente che non fara' altri licenziamenti''. Inoltre, secondo Mulè "per i lavoratori che non hanno molte voci accessorie nella retribuzione, il taglio del 9% finira' per colpire le indennita' del contratto nazionale''. In un'aula gremita, con tante persone in piedi, c'e' stato solo un intervento a favore del si' per il referendum che dovra' approvare o meno l'accordo: quello di Pasquale Magno della Fials, che, in mezzo ai fischi, ha dato indicazione di votare si', ''perche' qui si rischia che famiglie con figli rimangano senza stipendio''. Grazia Monacelli, che insieme a Daniela Rottoli era salita sul tetto dell'ospedale a fine novembre per protestare contro i licenziamenti, ha detto: ''Non so come faro' senza stipendio, ma non votero' a favore dell'accordo'

Prima dell'assemblea, la nota critica di Cub-Sanità contro l’accordo: "Prima chiudono gli occhi su sprechi e sperperi, ora si chiamano fuori passando la ‘palla’, nelle mani delle lavoratrici e dei lavoratori, unici privi di colpe - scrive il sindacato in una nota -. E’ stata sottoscritta una pessima bozza di Accordo da sottoporre a Referendum, una bozza con cui si prospetta la rinuncia, nemmeno tanto certa, della decisione di licenziare prima o poi al S. Raffaele".

"La bozza di Accordo - stigmatizza la Cub Sanità - prevede la riduzione dei salari del 9%, la cancellazione del CCNL Pubblico, la cancellazione anche di parte dei 99 Accordi Aziendali, frutto di decenni di contrattazione’’. Al contrario il sindacato di base propone: ‘’Nessun licenziamento, ma il diritto di mantenere il CCNL Pubblico anche a titolo individuale per tutti i dipendenti, armonizzando per i nuovi assunti parte dei suoi istituti contrattuali e di discutere l'eventuale riduzione percentuale del salario, correlandola alla presentazione annuale del Bilancio tramite un Accordo di solidarietà rinnovabile di anno in anno".