Milano, 19 gennaio 2013 - Primato della Lombardia per beni e aziende sequestrate alla criminalità organizzata nel Nord Italia.  Quasi il doppio dei sequestri registrati nel Lazio e oltre tre quarti di quanto sequestrato nelle altre regioni del Centro e del Nord Italia. E' uno degli aspetti emersi dal "Bilancio di responsabilità sociale" 2012 del Tribunale di Milano in cui si ricorda che la Lombardia è la regione del Nord in cui c'è la “maggiore presenza di 'ndrangheta”.

 

In termini assoluti, sono 1.089 le aziende e gli immobili sequestrati in Lombardia (dati aggiornati al settembre scorso) rispetto a 599 sequestri nel Lazio, ai 160 del Piemonte o ai 50 della Toscana. E se il primato spetta alla Sicilia (5.369), seguita da Campania (1.863) e Calabria (1.741), nel bilancio sociale del Tribunale di Milano si rileva come oltre all’uso frequente dei prestanome si ricorra, sempre di più, alla cosiddetta “imprenditoria ‘grigia’ che pur non appartenendo direttamente alle famiglie mafiose mantiene con esse legami di affari”.

 

Dal primo luglio 2011 al 30 giugno 2012 il valore dei beni sottoposti a sequestro su proposta della Dda ammonta a 28 milioni di euro, a cui vanno aggiunti i beni e le aziende sequestrate nel corso del precedente anno giudiziario (oltre 90 milioni) che entreranno nell’effettiva disponibilita’ dello Stato con la confisca definitiva. Somme a cui si aggiungono quelle dei sequestri preventivi disposti dall’Ufficio gip (17,1 milioni), le somme sequestrate attualmente in gestione al settore del dibattimento penale (6,7 milioni), oltre alle entrate derivanti dall’alienazione di beni confiscati e dal sequestro di somme di denaro (pari come somma a circa 1,2 milioni).