Milano, 11 gennaio 2013 - Prima l'amore, poi, come le coppie che scoppiano, il divorzio. Roberto Formigoni per settimane è stato il principale sponsor di Gabriele Albertini come suo successore al ruolo di Governatore della Lombardia: poi l'abbandono, la scelta di Formigoni di appoggiare Maroni e i litigi in campagna elettorale. A sferrare il primo gancio è il Celeste: "Sappiamo che un accordo tra Pdl e Lega stabilisce che in caso di vittoria sarà Maroni il presidente della Regione, ma la nostra campagna sarà per far vincere il Pdl. La candidatura di Albertini era partita come fortissimamente civica ed è finita con l'essere una candidatura iper-politica e terzopolista".

SAREBBE UNA BATTAGLIA PERSA - L'accusa di Formigoni al suo ex alleato è chiara: "Se insistessimo con Albertini, faremmo vincere il centrosinistra. Abbiamo perso questa battaglia politica, ma non credo che si debbano combattere solo quelle che si vincono. Perdere una battaglia non è qualcosa di spregevole. Noi continuiamo a ritenere che il Pdl non dovesse consegnare la guida della regione Lombardia a un esponente della Lega, pur autorevole".

LA REPLICA DI ALBERTINI - Schermaglie da campagna elettorale. Ma L'ex sindaco di Milano non intende darsi per vinto: "Deluso dalle scelte di Formigoni? No, conoscendo il genere di politico di professione l’ho accettato come un derivato di un certo stile di comportamento. Nessun risentimento personale, solo idee politiche e stili personali diversi".