Milano, 7 gennaio 2013 - "Era una situazione a cui ero sicuro di giungere perché un partito si deve sempre comportare con realismo e non rinnovare la nostra alleanza sarebbe stato un fatto negativo per noi, per la Lega, per l’Italia’’. Questo il commento di Silvio Belrusconi, dopo l'accordo raggiunto con il Carroccio nella notte ad Arcore. Torna quindi l'asse tra Lega Nord (questa volta targata Maroni) e Pdl. Anche Umberto Bossi sembra sulla stessa linea di Berlusconi: "Avevamo il dovere di dire di sì"

 

L'ACCORDO NOTTURNO - L'accordo è stato raggiunto nella notte ad Arcore. Roberto Maroni, segretario federale della Lega Nord, sarà il candidato unico alle elezioni regionali della Lombardia anche per il Pdl. Ad annunciarlo Silvio Berlusconi: "Habemus papam. Questa notte all'una e trenta ad Arcore è stato firmato l'accordo tra noi e la Lega Nord. Maroni sarà il candidato comune della coalizione in Lombardia, io sarò il federatore, il leader della coalizione dei moderati". Berlusconi ha anche spiegato che l'accordo siglato con la Lega prevede lui stesso sia "il leader della coalizione dei moderati. Qualora vincessimo preferirei fare il ministro dell'Economia essendo stato in trincea molti anni".

 

MARONI: "SI VINCE IN LOMBARDIA" - ''E' un accordo che mi soddisfa molto, perchè con quest'accordo posso ragionevolmente affermare che in Lombardia si vince''. E' quanto ha detto Roberto Maroni in via Bellerio. Poi ha aggiunto: ''Andare da soli sarebbe una inevitabile sconfitta. Capisco qualche mal di pancia, ma ricordo a tutti quanti che se non ci fosse stato l'accordo con il Pdl allora, piu' di 400 Comuni sarebbero a rischio con i sindaci che dovrebbero dimettersi. Ci sono quindi tutte le ragioni per considerare l'accordo utile, positivo e coerente con il disegno illustrato nell'ultimo congresso''.

 

MARONI: "NON TEMO MALUMORI" - "Non temo malumori territoriali, c'e' qualcuno che non era d'accordo, in Veneto, come in Piemonte, ma a questi ricordo che, nel Veneto siamo al governo della Regione con il Pdl". Cosi' Roberto Maroni ha risposto a chi gli chiedeva se teme i mal di pancia dei veneti sull'accordo raggiunto tra Pdl e Lega. Il segretario ha poi sottolineato: "Ci sono tutte le ragioni per aver stretto questo accordo che e' utile, positivo e soprattutto coerente col disegno che ho fatto approvare al congresso federale".

 

MARONI: "ALBERTINI PRENOTI FERRARI" - "L'accordo con il Pdl serve per vincere in Lombradia. Con questo accordo vincerò in Lombardia con buona pace dei miei avversari". Lo ha detto il segretario del Carroccio. Maroni dice di non temere il candidato del centrosinistra al Pirellone, Umberto Ambrosoli, e l'ex sindaco di Milano, Gabriele Albertini. "Albertini - ha proseguito Maroni - mi sembra destinato ad un modesto piazzamento. Aveva detto che se avessi vinto mi avrebbe regalato una Ferrari. Bene, allora gli dico di prenotarla".

 

MARONI: "MACROREGIONE E 75% TASSE AL NORD" - Venendo ai punti dell'intesa, i punti centrali sono, ha spiegato Maroni, la "costruzione della macroregione" e la scelta di "trattenere qua il 75% del gettito". Questi due punti, ha spiegato, "sono nell'accordo sottoscritto col Pdl e parte integrante per le politiche e per la Regione Lombardia. Sono gli obiettivi che mi ero proposto di ottenere e ci sono". Dal trattenimento del 75% delle tasse in Lombardia si recupereranno 20 miliardi, ha continuato, e "li spenderemo per prima cosa per abolire l'Irap", spiegando che "l'Irap getta 8-9 miliardi di euro. Col resto potremo intervenire su Imu, redditi bassi, bollo auto". "Venti miliardi di euro all'anno - ha aggiunto - vuol dire cento miliardi di euro in cinque anni. Con questi soldi la Lombardia diventa la prima regione d'Europa".

 

MARONI: "SE VINCO NUOVO SEGRETARIO GIOVANE" - Roberto Maroni ha ribadito che, nel caso in ci sara' eletto presidente della Regione Lombardia, si dimettera' da segretario federale della Lega Nord. "Se vincero', anzi, quando vincero', voglio dare il via con la sostituzione del segretario della Lega ad un cambio generazionale", ha assicurato il leader del Carroccio in una conferenza stampa in via Bellerio, a Milano.

 

MARONI: "TREMONTI CANDIDATO PREMIER" - Riguardo Berlusconi ha spiegato: "L' accordo per le politiche è conseguenza dell'accordo per la Regione, ma funzionale all'accordo per la Regione. Per questo nell'accordo si dice esplicitamente che Berlusconi non sarà il premier. E' un fatto rilevante ed esprimo riconoscenza per questo gesto a Silvio Berlusconi". POi ha aggiunto: "Ho sentito che Silvio Berlusconi ha indicato Angelino Alfano come candidato premier. E' una persona che stimo, con cui ho lavorato, non mi dispiace. Ma io mi permetto di indicare Giulio Tremonti".

 

LA RABBIA DI ALBERTINI - "Formigoni appoggia me e non Maroni". Le prime parole di Gabriele Albertini, ex sindaco di Milano e candidato alle prossime elezioni regionali, sembrano pacifiche nei confronti del suo ex leader politico, Silvio Berlusconi. Poi arriva però la stoccata: "Berlusconi mi ha fatto venire in mente dr Jekyll e mr Hyde. Io rimango fedele al Berlusconi del 9 ottobre quando fece un discorso da statista dicendo tre cose: che avrebbe fatto il padre nobile del partito, parlò bene del governo Monti e addirittura disse che Monti avrebbe potuto essere il federatore dei moderati. Poi tre settimane dopo ha fatto il discorso di villa Gernetto e mi ha fatto venire in mente dr Jekyll e mr Hyde".

E ancora: ''L'accordo Lega-Pdl rende ancora piu' necessaria un'alternativa moderata, in Lombardia come in tutto il Paese. Personalmente sono impegnato su questa strada da mesi e non mi sottraggo alla sfida, anche se alcuni compagni di viaggio sembrano meno decisi di prima. E' invece il momento di
esserlo ancora di piu': spero che tutti i moderati, a Roma come a Milano comprendano la posta in gioco''.

 

AMBROSOLI IN TACKLE - "La pantomima è finita. Resta solo la nausea. Altro che Lombardia in testa: inciucio in testa". E' il post sulla pagina pubblica Facebook di Umberto Ambrosoli, accompagnato da una foto di Silvio Berlusconi e Roberto Maroni. Secondo il candidato del centro sinistra, infatti, "Lega e Pdl hanno impiegato un mese e mezzo per arrivare a dirci quello che era evidente a tutti, siglando un accordo in piena e assoluta continuita' con il passato. Non mi sarei mai aspettato - ha aggiunto - di vedere chi ha
governato in questi ultimi anni la Lombardia, portando al fallimento della Giunta, arrivare diviso alle elezioni.

Appunto particolare alla Lega che, nella lettura di Ambrosoli, "si e' posta nella comica condizione di dover fingere di essere l'unica forza politica in Italia a credere ancora a Berlusconi. Questa volta pero' - ha avvertito - i cittadini lombardi non accetteranno di diventare merce di scambio. E' evidente come questo accordo rappresenti solamente una convenienza elettorale per cercare di mantenere centri di potere consolidati, noi invece - ha concluso - continuiamo a lavorare per una Lombardia nuova rispetto a quella che
per 17 anni abbiamo conosciuto".

 

SALVINI SPEGNE LE FIAMME - Gran parte della base del Carroccio non approva questa alleanza ma Matteo Salvini corre dritto per la strada indicata dal suo segretario federale: "Non vivo di certezze invidio chi le ha sempre. Ma, visto il momento e visto che contro la Lega si sta schierando il peggio, penso che valga la pena di rischiare. Si corre insieme per vincere".

 

FONTANA SODDISFATTO - “Sono contento della scelta di una rinnovata alleanza Lega Pdl in Lombardia, così come sarei stato contento se avessimo scelto di correre da soli: non ero particolarmente esposto né a favore dell’una né dell’altra soluzione”. E' quanto ha detto Attilio Fontana, sindaco di Varese, intervenuto questa mattina ai microfoni di Radio Città Futura. “Ci sono cinquanta buone motivazioni e cinquanta cattive nel caso di entrambe le scelte - ha proseguito Fontana - ma sarà la storia a dire quale sarà la migliore”.

Il fatto che ci sia la possibilità di Silvio Berlusconi ministro dell’Economia in un possibile futuro governo Alfano, secondo Fontana, “è un messaggio agli elettori della Lega e del centrodestra che volevano vedere qualcosa di nuovo e un cambiamento. Berlusconi potrà diventare un ottimo Ministro in qualunque campo, ma suggerisco a Maroni che vengano presentate già delle bozze di legge sulle grandi riforme che fino ad oggi sono sempre state sfiorate in modo che se dovessimo vincere le elezioni si sarà pronti già il giorno dopo a presentare queste proposte di legge”. Tuttavia per il sindaco di Varese la vittoria non è nelle mani di nessuno: “Con questa legge elettorale è molto difficile che una parte riesca effettivamente a vincere. Credo che sia più importante avere l’effetto vittoria in Lombardia perché il nostro progetto politico parte dalla possibilità di vincere in questa regione e attraverso la vittoria in Lombardia, in Veneto e in Piemonte, riproporre una soluzione anche istituzionale diversa, da cui possano partire le riforme”.